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Home Spettacoli Musica

Addio a Luciano Rondinella, voce storica della canzone napoletana

L'artista partenopeo, noto per aver interpretato brani celebri come "Primmavera" e "Santa Lucia", è scomparso a 86 anni al termine di una lunga malattia

Giuseppe Scuotri di Giuseppe Scuotri
28 Giugno 2020
in Musica, Spettacoli
0
Addio a Luciano Rondinella, voce storica della canzone napoletana

Si è spenta nel corso della scorsa notte una tra le icone della grande musica partenopea del Novecento: se n’è andato, infatti, all’età di 86 anni, Luciano Rondinella. Nato a Napoli il 24 dicembre 1933, Rondinella proveniva da una famiglia che ha fatto la storia della musica e dell’arte: era figlio di Francesco Rondinella, conosciuto come Ciccillo, e di Maria Sportelli, sorella dell’attore Franco e figlia di Giacomo Sportelli. Una grande voce della musica napoletana era anche suo fratello maggiore Giacomo, venuto a mancare il 26 febbraio 2015.

Luciano Rondinella muove i suoi primi passi nel mondo del canto in tenera età, entrando a far parte di un coro parrocchiale, per poi debuttare ufficialmente nel 1950, all’età di 17 anni. Parallelamente alla carriera canora, coltiva anche un’importante attività di attore, esordendo nel 1954 nel celebre film L’oro di Napoli di Vittorio De Sica e, con Nino Besozzi, in una compagnia di teatro di rivista. La fama arriva, tuttavia, poco più tardi, nel 1959: in quell’anno, infatti, presenta la canzone Primmavera al Festival di Napoli. Da quel momento in poi, i successi non mancano: l’anno seguente vince il Festival internazionale di Firenze con Rondini e, nel 1961, giunge in finale a Canzonissima grazie alla celebre Santa Lucia.

Arriva in quell’anno anche l’apparizione al Festival di Sanremo con Che Freddo. Non riuscendo a intravedere un futuro roseo per la canzone napoletana, negli anni successivi decide di scendere dal palcoscenico per dedicarsi alla produzione musicale e aprire un negozio di dischi nel quartiere Vomero, lo storico Top Music. A seguire, negli anni Ottanta, si dedica al restauro del teatro Bellini e, nel 1992, dà vita a Chiaia a un’idea a lui molto cara: il bistrot Girulà, da lui pensato come una casa per la musica napoletana nel quale, fino alla chiusura nel 2007, sono passati i più grandi nomi della canzone partenopea. A dare notizia della sua morte, giunta al termine di una lunga malattia, è stata la figlia Clelia, attrice e sorella maggiore di Francesca e Amelia, entrambe cantanti, note al grande pubblico per aver formato il duo Le Rondinella.

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Tags: flashNapoli
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