Con un solo voto di scarto e dopo un’estenuante maratona di quasi diciotto ore, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris supera l’ostacolo del consiglio comunale dedicato al bilancio di previsione 2020/2022, evitando dunque lo scioglimento anticipato dell’assise e l’arrivo del commissario prefettizio. L’importante documento contabile è passato grazie al fondamentale sì della consigliera d’opposizione ex Pd Anna Ulleto e all’assenza al momento del voto di Salvatore Guanci (Forza Italia) e Domenico Palmiero, eletto con la lista civica Napoli popolare e vicino a Stefano Caldoro. Alle 3.45 l’ex magistrato e la sua giunta tirano un grosso sospiro di sollievo: al termine della conta sono 19 i voti favorevoli e 18 quelli contrari. Ma le sorprese non finiscono qui. L’interminabile assise ha subito cinque interruzioni, l’ultima delle quali intorno alle 2, quando il consigliere Nino Simeone, eletto in appoggio al sindaco, ma candidato alle regionali con la lista De Luca presidente, si è sentito male. Operato a settembre al cuore, Simeone è stato trasportato in ambulanza, prontamente chiamata, sulla sedia a rotelle: aveva annunciato il suo voto contrario. Il pareggio non avrebbe consentito a de Magistris di superare lo scoglio del bilancio e l’arrivo del commissario prefettizio sarebbe stato certo.
Il vantaggio risicato, di un’incollatura si direbbe in gergo ciclistico, è bastato, dunque, al sindaco e alla sua amministrazione per proseguire il percorso di governo della città che, visti i numeri in consiglio, si preannuncia comunque accidentato. Dopo il voto, il presidente del civico consesso Alessandro Fucito ha comunicato all’aula le condizioni di salute del consigliere Simeone, nel frattempo migliorate, e ha dato la parola al sindaco. De Magistris ha brevemente ringraziato il consiglio comunale e dichiarato di essere contento per la città, sostenendo, infine, di aver superato il momento più difficile del suo mandato. Lo stesso primo cittadino ha chiesto e ottenuto di tenere il prossimo consiglio comunale lunedì 14 dicembre, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato 2019.
L’assise era iniziata con il ricordo di sei personalità recentemente scomparse: dopo il minuto di raccoglimento per Diego Armando Maradona, è seguita la commemorazione di Antonio Capuozzo, giornalista e fotografo dell’ufficio stampa del consiglio comunale, Mario Santangelo, chirurgo ed ex presidente del civico consesso napoletano, della partigiana Lidia Menapace, dell’avvocato Claudia Piccolino e di Emilio Valentino, già consigliere comunale. Il primo punto all’ordine del giorno è stato la surroga della dimissionaria Mara Carfagna, sostituita fra i banchi di Forza Italia da Armando Coppola, seguito dall’approvazione a maggioranza del Documento unico di programmazione. Dopo due mozioni e alcuni emendamenti approvati, il vicesindaco e assessore al Bilancio Enrico Panini ha lungamente illustrato lo schema del bilancio di previsione 2020/2022 e il Piano di recupero del disavanzo di amministrazione 2019. “I conti – ha detto Panini – sono migliorati per 770 milioni di euro rispetto al 2010, ovvero si registra un disavanzo inferiore di 770 milioni, senza conteggiare i 500 milioni di euro di trasferimenti in meno”. Al termine della relazione è iniziata la maratona del dibattito, con oltre 400 emendamenti presentati, molti dei quali ritirati. Infine, il voto conclusivo in piena notte, con il brivido del sì al bilancio arrivato dopo una seduta fiume piena di colpi di scena.

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