Il Tribunale del riesame di Napoli ha disposto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, imposta lo scorso 23 gennaio, per Vincenzo Sdchiavone, amministratore di fatto della struttura sanitaria “Casa di cura Pineta Grande” di Castel Volturno e dominus, secondo quanto scoperto dalle indagini, della direzione dei lavori di ampliamento della stessa. A Schiavone, comunque, è stato imposto l’obbligo del divieto di dimora in Campania.
Dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere è emerso che l’aumento di volumetria della casa di cura era in palese violazione della normativa nazionale e regionale, riguardante la realizzazione o l’ampliamento di strutture sanitarie, nonché della normativa su edilizia e urbanistica. Tutto ciò, sempre secondo le indagini, è stato possibile grazie a un sistema di connivenze e collusioni tra dipendenti pubblici e soggetti privati. Uno di questi sarebbe Vincenzo Schiavone, il quale è stato accusato dei reati di corruzione, falsità in atti pubblici, rivelazioni di segreto di ufficio e abuso di ufficio.
Il divieto di dimora in Campania, invece, è stato annullato per Domenico Romano, tecnico di parte della clinica “Pineta Grande”, sostituito dal divieto di esercitare la professione di geometra. Per Romano le accuse sono di abuso di ufficio e falsità in atti pubblici. Le altre persone implicate nella vicenda sono Giuseppe Schiavone, funzionario della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Caserta, per il quale è rimasta l’interdizione all’esercizio dei pubblici uffici per un anno, e Carmine Noviello, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Castel Volturno.
Anche a Giuseppe Schiavone sono stati contestati i reati di falsità in atti pubblici e abuso di ufficio. Le indagini hanno fatto emergere dinamiche illecite instaurate tra lo staff tecnico di “Pineta Grande” e il funzionario della soprintendenza. L’istruttoria svolta per i pareri paesaggistici di competenza della soprintendenza, è risultata del tutto carente. Le relazioni paesaggistiche, inoltre, sono risultate incomplete, mancando di foto idonee a consentire di valutare l’incidenza dell’opera sul contesto tutelato.
Il 23 gennaio 2020 è stata una giornata nera per la sanità campana. Oltre a Vincenzo Schiavone, venne arrestato il noto ortopedico napoletano Paolo Iannelli, per bancarotta fraudolenta e concussione.
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