Il decesso è avvenuto nel giorno di Pasqua a Roma in una clinica in via Carlo Poerio. L’attrice, presentatrice e cantante conduttrice televisiva e ballerina belga naturalizzata italiana, è scomparsa all’età di 77 anni. Nel 2020 era stata colpita da una emorragia cerebrale. Catherine, donna affascinante e carismatica, aveva avuto vari matrimoni alle spalle: quello con Fabrizio Capucci, poi con Johnny Dorelli, ed ancora con l’architetto Daniel Rey, ed infine nel 2013 sposa Vladimiro Tuselli. Dalle relazioni aveva avuto due figli: Sabrina Capucci, nata dal suo primo matrimonio, e Gabriele Guidi, nato dall’unione con Johnny Dorelli.
La Spaak bellissima e talentuosa diva, negli anni sessanta e settanta è stata una delle protagoniste indiscusse della grande commedia all’italiana. Il suo debutto a soli 14 anni nel film “Il Buco”, la ricordiamo, ancora, sul set de: “Il sorpasso“, “L’armata Brancaleone“, “Adulterio all’italiana” e “La matriarca“.
Chic, elegante come poche, Catherine Spaak ha condotto dal 1988 al 2002 su Rai 3, Harem, un talk show al femminile, portando così sul piccolo schermo un modo di fare televisione garbato e indimenticabile. Nel suo salotto ospitava attrici, donne manager, scrittrici, pronte a raccontarsi senza tabù, mentre dietro le quinte si celava un uomo che ascoltava le chiacchiere e alla fine veniva allo scoperto per dire la sua. Tra le tante ospiti, che si sono accomodate sul divano damascato di Harem, ricordiamo Marina Ripa di Meana, Margherita Buy, Lilli Gruber, Franca Valeri, Catherine Deneuve, Monica Bellucci, Isabel Allende, Ornella Muti. Catherine, diceva di sé “Sono una conduttrice attenta, disponibile, mai volgare e per questo molti mi accusano di essere rigida, curiosa delle donne –spiegava – Tutte mi sorprendono in maniera diversa e dicono cose inaspettate, spesso anch’io mi sorprendo a scoprirmi diversa”
Da qualche tempo però la Spaak era assente dalle scene. Nella sua ultima intervista televisiva dell’agosto 2020, Catherine aveva rivelato a Storie Italiane di essere sopravvissuta a un’emorragia cerebrale: «Non provo nessuna vergogna a parlarne, tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e, successivamente, delle crisi epilettiche dovute alla cicatrice, non sono venuta qui solo per parlare del mio film, voglio che alle persone arrivi un messaggio: se siamo malati non dobbiamo vergognarci. Un’emorragia non fa piacere a nessuno, ma oggi qui con il sorriso, con la capacità di ragionare e di parlare, ma anche di ribellarmi, non ho perso la mia grinta e il mio coraggio”. Arrivederci Catherine, con te un altro pezzo del grande puzzle della storia della televisione italiana va via.