Notte agitata e violenta quella appena trascorsa nel centro di Pannarano, in provincia di Benevento. Due militari hanno fermato un uomo alla guida di una Fiat Panda a cui hanno richiesto documenti di circolazione e quelli personali. A quel punto il giovane, Tommaso Vernillo, 29 anni, in evidente stato di ebbrezza, avrebbe cominciato a pronunciare frasi oltraggiose e minacciose nei confronti dei carabinieri. Addirittura, mentre era alla ricerca dei documenti sotto il sedile, uno dei due agenti si è accorto della presenza di un coltello a serramanico, prontamente prelevato e tolto dalla disponibilità del Vernillo. Questo gesto avrebbe fatto ulteriormente perdere le staffe al fermato, il quale ha cercato di scappare via in macchina. I carabinieri lo hanno “stoppato” e fatto scendere dall’abitacolo ma l’uomo ha iniziato a sferrare calci e pugni verso di loro. Una violenza, una ferocia che si è protratta fino al momento dell’accompagnamento in caserma.

Dichiarato in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza, il 29enne, difeso dagli avvocati Ettore Marcarelli e Carmelo Sandomenico, ha scelto il rito abbreviato. Stamani, dopo la convalida, Vernillo è tornato in libertà con l’obbligo di firma quotidiano alle ore 18: il processo continuerà l’11 ottobre. Quello di Tommaso Vernillo è un nome che salta di nuovo alle cronache dopo poco meno di 3 anni, quando nel dicembre 2018, era stato arrestato per ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni. Un’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio che perquisirono un deposito adiacente la sua abitazione. Furono rinvenuti e quindi sequestrati cartucce di vario calibro per pistola e fucile, chili di polvere da sparo e centinaia di ordigni esplosivi di fattura artigianale e contraffatti. Una vicenda per la quale fu condannato con rito abbreviato a 1 anno e 8 mesi, pena sospesa.
Un personaggio quindi poco raccomandabile, un elemento che persevera con una condotta illegale e soprattutto violenta. I militari del Nucleo operativo e radiomobile, che sono stati bersaglio della sua aggressione, sono stati medicati dai sanitari dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti.
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