Un grave episodio di violenza ha sconvolto Napoli nella notte: un ragazzo di soli 15 anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco poco dopo le 2 del mattino in via Carmeniello al Mercato, vicino a corso Umberto I, nel cuore della città. La sparatoria ha causato anche il ferimento di altri due minori, uno di 14 e uno di 17 anni, rimasti feriti e trasportati in Ospedale dove sono ricoverati. Il 17enne è stato colpito anche lui da un proiettile, ma non sarebbe in pericolo di vita. Lievi escoriazioni, invece, ha riportato il 14enne, probabilmente per una caduta.
La dinamica dell’accaduto resta ancora incerta e le indagini sono in corso, affidate alla Squadra Mobile della polizia. Gli inquirenti stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, cercando di ricostruire i fatti. Questo tragico evento è solo l’ultimo di una lunga serie di atti criminali che vede sempre più spesso il coinvolgimento di ragazzi minorenni. Il fenomeno è trasversale e non conosce limiti geografici. Coinvolge tanto ragazzi italiani quanto stranieri, con l’espansione delle attività criminali anche in zone della città precedentemente considerate sicure. Martedì 22 ottobre, un 16enne è stato accusato di essere il responsabile dell’omicidio di Gennaro Ramondino, avvenuto il 31 agosto nel quartiere Pianura, In quell’occasione, il corpo della vittima fu caricato nel bagagliaio di un’auto e successivamente portato in campagna, dove l’assassino, con l’aiuto di complici, tentò di bruciarlo.