Dalle rilevazioni effettuate da Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) nel mese di aprile 2023, emergono segnali positivi sul fronte dei prezzi al consumo del pellet. Il costo del pellet è tornato su livelli simili a quelli della primavera 2022, attestandosi sui 6,19 euro al sacco, registrando un notevole calo del 41%.
Questo risultato rappresenta un’importante inversione di tendenza rispetto all’andamento degli ultimi mesi, caratterizzati da una forte volatilità dei prezzi. Durante l’estate scorsa, infatti, i prezzi avevano subito un’impennata, raggiungendo quota 10,5 euro a sacco nel settembre 2022 e 9,2 euro nel gennaio 2023. La situazione sembra ora normalizzarsi, con importanti benefici per l’intera filiera del riscaldamento a biomassa, proprio in vista dell’apertura della nuova stagione termica.

Tra i fattori che hanno contribuito ad un calo sul prezzo del pellet, l’applicazione dell’IVA al 10%
La diminuzione dell’IVA dal 22 al 10%, ottenuta grazie a un emendamento proposto da AIEL e inserito all’interno della Legge di Bilancio di fine 2022, ha portato benefici all’intero settore. L’IVA al 10% ha sicuramente contribuito all’abbassamento del prezzo del pellet al consumatore finale e ha scoraggiato e assottigliato il profitto per il mercato informale di questo biocombustibile legnoso facendo emergere gli operatori e le aziende più strutturate e solide che sono state in grado di affermarsi.
Dati i valori del prezzo del pellet rilevati ad aprile 2023 il principale consiglio per i consumatori, è di acquistare il pellet nel periodo estivo per evitare gli aumenti che possono essere attesi all’inizio della prossima stagione termica. Il mercato cosiddetto “prestagionale” quindi può rivelarsi nuovamente competitivo nell’arco dell’anno. Gli aumenti previsti durante la stagione termica, infine, non registreranno andamenti assimilabili a quelli dell’anno scorso, a meno di un nuovo shock energetico.
