Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della sezione operativa di Pozzuoli, in esecuzione della misura di custodia cautelare emessa dalla Corte d’appello di Napoli, hanno sottoposto agli arresti domiciliari C. G., ventottenne pregiudicato del posto legato al sodalizio criminale Longobardi–Beneduce, clan egemone in tutto il territorio flegreo.
Il provvedimento dei giudici della Corte d’appello è scaturito in quanto l’affiliato al clan, in seguito agli accertamenti effettuati, avrebbe organizzato una grossa festa in occasione della sua scarcerazione, invitando centinaia di persone e conoscenti. La festa, tenutasi il 22 febbraio scorso nel cortile di casa del predetto, situata in località Monterusciello a Pozzuoli, ha visto la presenza di un noto cantante neomelodico ritenuto molto vicino ai clan camorristici, con balli, canti, cibo e divertimento che ha coinvolto l’intero quartiere. Una vera festa di paese dunque, quella celebrata in occasione della scarcerazione del noto criminale, che è stata caratterizzata anche dal lancio di palloncini e dall’esplosione di ingenti quantitativi di fuochi d’artificio. Tuttavia c’è stato anche qualcuno di buon senso che non ha festeggiato la libertà del criminale e, al contrario, ha preferito avvertire le autorità circa l’imbarazzante accaduto in cui il quartiere della cittadina flegrea è stato coinvolto.