Avrebbe chiesto dei soldi in cambio di lavori pubblici; è questa l’accusa mossa nei confronti del sindaco di Praiano Giovanni Di Martito, colto dagli agenti della Questura di Salerno in flagranza di reato, mentre si faceva consegnare la somma di denaro dalla vittima. Le vicende che hanno fatto da preludio all’arresto si sarebbero svolte nel mese di maggio nel territorio di Praiano, piccolo comune della Costiera amalfitana, in provincia di Salerno, e avrebbero coinvolto sia il sindaco sia un professionista del posto. In particolare, l’uomo, nell’ambito della sua professione di amministratore di condominio presso un immobile sito sul posto, aveva esposto diverse segnalazioni all’ufficio tecnico del Comune di Praiano in merito ad alcune problematiche insorte al sistema fognario stradale, di competenza comunale. Per la richiesta, entrò in contatto diretto con Giovanni Di Martino, primo cittadino del comune salernitano, il quale promise che avrebbe provvisto a risolvere personalmente il problema.
Nel corso del mese di maggio, la ditta incaricata dal Comune, così come “promesso” dal sindaco, ha portato a compimento i lavori di manutenzione delle condotte fognarie all’altezza del condominio amministrato dal professionista. Fino a quel momento non c’era nulla di strano e tutto era stato svolto in maniera regolare e trasparente, se non che nella giornata di mercoledì 3 giugno, il sindaco ha contattato l’amministratore condominiale invitandolo a recarsi con urgenza presso gli uffici comunali. Il professionista, allarmato dalla richiesta, si sarebbe tempestivamente incontrato con il primo cittadino, pensando che fossero insorti problemi di natura burocratica. E invece, una volta giunto al Comune, la triste sorpresa: Giovanni Di Martino gli avrebbe chiesto infatti una somma di denaro pari a 250 euro, tangente da versare in cambio del “piacere” elargito, dicendo che si trattava di una somma necessaria per regolarizzare le pratiche.
Il professionista, consapevole che tale pratica fosse illegale, ha comunque dato appuntamento al primo cittadino nella giornata di oggi per la consegna della tangente presso un bar situato in via Roma a Salerno. Nel frattempo ha denunciato l’accaduto alla polizia avvisandoli dell’incontro che si sarebbe tenuto nel pomeriggio. I due si sono così incontrati come avevano stabilito di comune accordo, mentre la polizia seguiva e pedinava di nascosto le mosse di Di Martino. All’atto del pagamento della somma di denaro, gli agenti sono intervenuti per arrestare il sindaco, colto in flagranza di reato. Denunciato per aver commesso il reato di concussione in atti pubblici, in violazione dell’articolo 317 del codice penale, Giovanni Di Martino è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio da parte dei giudici del Tribunale di Salerno.
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