È stata revocata la misura degli arresti domiciliari per il sindaco di Praiano, il quarantaseienne Giovanni Di Martino, arrestato per concussione. Il primo cittadino del piccolo comune della Costiera amalfitana, in provincia di Salerno, è finito in manette venerdì scorso, dopo essere stato colto in flagranza di reato dagli agenti della Questura di Salerno. Nell’occasione, aveva intascato 250 euro da un amministratore di condominio. Dopo l’arresto, il sindaco aspettava l’interrogatorio di garanzia da parte dei giudici del Tribunale di Salerno. Proprio l’interrogatorio ha fatto cambiare la misura cautelare per il sindaco, che ora prevede il divieto di dimora nel comune di Praiano. A cambiare è anche l’accusa: il primo cittadino adesso è indagato per induzione indebita.
Il pubblico ministero, dunque, al termine dell’interrogatorio ha revocato gli arresti domiciliari per il sindaco di Praiano che, inoltre, è anche il presidente della conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi. L’episodio riguarda una ‘mazzetta’ che sarebbe stata incassata per la regolarizzazione di una pratica: il denaro avrebbe avuto l’obiettivo di velocizzare le procedure burocratiche per una questione di lavori alla rete fognaria del piccolo comune salernitano. Davanti al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, Giovanni Di Martino ha spiegato la sua versione dei fatti. Stando alle sue dichiarazioni, non solo la vicenda non riguarderebbe il suo ruolo di amministratore, ma nemmeno il comune di Praiano: la somma, infatti, sarebbe stato un acconto sui costi di un procedimento amministrativo. Il tutto, quindi, sarebbe stato fatto senza che il sindaco avesse commesso reato e anzi, in assoluta trasparenza.
Attualmente le dichiarazioni del sindaco sono al vaglio della Procura, che sta svolgendo accertamenti per verificare la veridicità o meno della versione resa da Di Martino. L’avvocato del primo cittadino si è detto soddisfatto di questo primo approfondimento e, per il futuro, si augura che la vicenda possa essere ricostruita nel dettaglio e in modo rapido, per consentire al sindaco di tornare nel suo comune a svolgere il suo ruolo.
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