Prosegue senza sosta, a Salerno, l’attività della polizia di Stato, della polizia locale e dei militari dell’Esercito italiano finalizzata al controllo delle zone della città interessate dal fenomeno della movida: nel mirino delle forze dell’ordine, in particolare, le violazioni alle recenti normative regionali riguardanti la lotta alla diffusione del Coronavirus. I controlli hanno interessato, nel dettaglio, il centro storico e il quartiere Torrione, dove sono state identificate complessivamente 146 persone e multati sette esercizi commerciali. Tra questi, due bar-pizzerie sono stati sanzionati in quanto i dipendenti addetti al servizio ai tavoli non indossavano regolarmente le mascherine, mentre in un altro locale sono state riscontrate violazioni al divieto di assembramento. Sono invece accusati di rissa i tre ventenni, due ragazze e un ragazzo, denunciati dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Avellino: la zuffa, divampata dopo un alterco scaturito per futili motivi, è avvenuta questa notte nel pieno centro del capoluogo irpino. I tre, identificati dai militari, non hanno riportato lesioni.
È stato un fine settimana di controlli a tappeto anche per i carabinieri della compagnia Napoli centro, che col supporto dei colleghi del nucleo elicotteristi di Pontecagnano hanno passato al setaccio le strade dei Quartieri spagnoli e del centro storico partenopeo. I militari, in particolare, hanno tratto in arresto per spaccio S. D., quarantunenne di origine senegalese già noto alle forze dell’ordine. Vestiti in borghese per passare inosservati, gli uomini dell’Arma si sono addentrati nella movida napoletana, concentrandosi nella zona dei Decumani tra piazza san Domenico Maggiore e san Lorenzo Maggiore: qui hanno notato il quarantunenne, attorno al quale troppe persone gironzolavano in maniera sospetta. Così, appostatisi per capire cosa stesse accadendo, dopo non molto tempo i carabinieri hanno visto un acquirente napoletano avvicinarsi al sospetto e, dopo aver pagato, ricevere 3 grammi di marijuana.
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