Napoli, 29 aprile. Tantissimi napoletani in giro a fare festa, le strade sono piene di bandiere, festoni, palloncini con il classico colore azzurro. La gioia sul volto dei napoletani è palpabile, si può sentire nelle vibrazioni positive che inondano la città, tra gli stretti vicoletti, nei rioni più popolari e nei quartieri residenziali. L’anno, ovviamente, non è il 2020, a causa dello sconvolgimento della vita quotidiana che, ormai, tutto il mondo ha subito. È, invece, il 1990, quando, esattamente trent’anni fa, la Società sportiva calcio Napoli vinceva il suo secondo scudetto, battendo la Lazio per 1-0 nella diciassettesima giornata di ritorno, giocata allo stadio San Paolo. Un gol, una partita, una data che moltissimi tifosi del Napoli ricorderanno in modo vivido, come se fosse successo ieri; una data che altri, invece, ricorderanno in modo appannato, perché troppo giovani o troppo candidi per maturare una fede calcistica; altri, purtroppo, non possono ricordarla se non attraverso vecchi video e, soprattutto, racconti di genitori e nonni.
Diciassettesima giornata di campionato, girone di ritorno, stadio San Paolo: a Maradona e compagni, allenati da Alberto Bigon, basta un pareggio per portare a casa il secondo scudetto. Il Napoli gioca in casa, fattore tradizionalmente positivo per gli azzurri che, trascinati dai tifosi che riempiono lo stadio quasi fino a farlo scoppiare, riescono a tirare fuori quello spirito, quella volontà in più a tratti inspiegabile. Nella città partenopea, e in tutta la Campania, verrebbe in mente la parola cazzimma, i cugini sudamericani, invece, la chiamerebbero garra. Fatto sta che, dopo soli sette minuti di gioco, il Napoli passa in vantaggio. Calcio di punizione, ovviamente batte Diego. Chiede all’arbitro di controllare la distanza, poi aspetta il fischio e crossa in area: colpo di testa di Marco Baroni che batte il portiere avversario. Mancano ancora più di 80 minuti di gioco, ma questo ai tifosi del Napoli importa poco o niente. La partita finirà così, 1-0, sancendo ufficialmente la vittoria del secondo scudetto.