Salerno letteratura giunge alla sua ottava edizione, che si terrà dal 18 al 25 luglio. La manifestazione s’è imposta in questi anni come uno tra gli appuntamenti culturali più importanti del Mezzogiorno, divenendo un momento di grande rilievo nel panorama nazionale. Anche quest’anno la kermesse culturale celebrerà la forza delle parole, ma l’atmosfera sarà decisamente diversa, segnata dagli strascichi di un anno difficile. La volontà degli organizzatori è lanciare un forte segnale di speranza, incentrato sulla necessità di ripartire, dialogando, incontrandosi e offrendo a un ormai affezionato pubblico otto giorni di eventi con scrittori, artisti, intellettuali italiani e stranieri, in spazi aperti e nel rispetto rigoroso delle norme di distanziamento fisico.
L’edizione 2020 ha una valenza particolarmente significativa e si affaccia sul nuovo decennio fregiandosi del cognome del suo amato direttore artistico, Francesco Durante, venuto a mancare improvvisamente l’estate scorsa. La perdita dello scrittore e giornalista campano, grande americanista e tra l’altro traduttore di John Fante, ha reso il mondo della cultura italiana più povero, rendendo urgente l’esigenza di non disperdere l’immenso patrimonio di idee, di intuizioni, di energie intellettuali da lui lasciato. Ecco perché quest’anno Salerno letteratura riparte #PerDurante, con il simbolo dell’infinito, in una prospettiva di apertura, ottimismo e speranza. Perdurante è una parola perfetta in considerazione dell’attuale momento storico, che richiede tenacia, persistenza, ostinazione, ingredienti indispensabili per rimettersi in moto.
Una configurazione diversa, speciale, quella del festival 2020, così come progettato dall’ideatrice e direttore organizzativo Ines Mainieri, dai nuovi codirettori artistici Matteo Cavezzali, Paolo Di Paolo e Gennaro Carillo, dalla responsabile del programma ragazzi Daria Limatola e dallo staff storico di Salerno Letteratura. Spazi aperti, ampi, nei quali poter godere in sicurezza di performance musicali, dialoghi letterari, dibattiti sui temi centrali del nostro tempo. Ogni serata sarà costruita come un racconto in cui parole, musica, immagini si richiameranno tra loro per sviluppare una suggestione, un interrogativo, una linea tematica. Interverranno in diretta streaming autori internazionali in una cornice “live” che arricchirà, grazie ad attori, performer e musicisti, l’incontro.
Non mancherà il Premio Salerno Libro d’Europa, spazio divenuto consuetudine nell’ambito del festival: come ogni anno sono stati individuati alcuni tra i più interessanti autori europei under 40. La terna dell’edizione 2020 è costutuita dall’italiana Ilaria Rossetti con Le cose da salvare edito da Neri Pozza, dalla francese Marion Messina con Falsa partenza (La nave di Teseo) e dal kosovaro-finlandese Pajtim Statovci con Le transizioni pubblicato da Sellerio. La visione di Francesco Durante e la sua memoria ispireranno un ulteriore aspetto della rassegna culturale: il tema dell’ambiente, molto caro all’intellettuale anacaprese, da considerarsi quale vera sfida degli anni Venti del Ventunesimo secolo. Sarà, questo, un autentico filo verde che percorrerà l’intero programma, incrociando discipline e prospettive diverse intorno al binomio uomo-natura.
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