Acquisto colonnine di ricarica private per auto elettriche: sbloccato bonus dell’80%
Per chi fosse interessato all'acquisto dei dispositivi, è possibile presentare le domande direttamente nell’area riservata del portale Gse: è necessario avere a portata di mano soltanto il proprio Spid
Dopo mesi di attesa, Il governo Meloni ha infatti previsto lo sblocco del bonus dell’80% per l’installazione delle colonnine di ricarica private: già stanziato un fondo di 40 milioni per gli acquisti dell’anno in corso e previsione di un rinnovo dell’agevolazione per il prossimo anno.
Inoltre e importante sapere che oltre al bonus fiscale, c’è anche la possibilità di ottenere la ricarica a costi ridotti scegliendo uno dei modelli elencati sul sito del GSE che permettono di partecipare alla sperimentazione dell’Arera fino al 31 dicembre del prossimo anno. Basterà presentare domanda e si avrà diritto all’incremento della potenza da 3,5 a 6 kW per tutte le ricariche effettuate di notte e nei giorni festivi, senza costi aggiuntivi.
Le colonnine per le quali è possibile ottenere lo sconto sul costo dell’energia sono quelle che si trovano sul portale del GSE, ossia quelle che rispettano i requisiti tecnici previsti dalla Delibera Arera 541 in quanto consentono di velocizzare il processo, e sono perciò idonee al sistema di ricarica intelligente. Sono compresi tra questi i dispositivi provvisti di Gestione Dinamica del Carico (GDC), che sono in grado di regolare la potenza di ricarica in base alla rilevazione di quella disponibile residua al punto di prelievo.
Quanto ai costi, la fascia di prezzo delle wall box più diffuse va dagli 800 ai 1800 euro, con il segmento più diffuso del mercato, circa il 18%, stimato intorno ai mille euro. In generale il valore medio si attesta invece intorno ai 1330 euro e quindi, con il bonus fiscale che prevede il rimborso dell’80% della spesa fino a 1500 euro, di fatto con circa 300 euro ci si assicura la possibilità di una ricarica intelligente a un prezzo ultra-scontato.
Domanda e procedura:
La domanda per accedere alla sperimentazione che consente di avere la ricarica di fatto a costo calmierato, va presentata direttamente sul portale del GSE nell’area riservata. Non occorre la registrazione ma è sufficiente lo Spid. Il modello di domanda si scarica direttamente dal sito. Tutta la procedura è a cura del GSE, senza la necessità di contattare il proprio gestore di energia.
Come riportato da Repubblica, In totale sono 29 i costruttori di wall box associati alle richieste, l’80% erano associate a modelli presenti nell’elenco e quindi idonei alla sperimentazione. Il 73% delle richieste è riconducibile al 20% dei costruttori presenti in elenco. Relativamente alla potenza dei dispositivi di ricarica, il 75% è risultato avere una capacità fino a 7,4 kW (tutti in monofase). Sono invece 469 i dispositivi che prevedevano la Gestione Dinamica del Carico come funzione di serie. Quasi tutti i dispositivi (99%) risultano avere un singolo punto di ricarica e, nel 92% dei casi, vengono utilizzati per la ricarica di un solo veicolo. Con riferimento alla tipologia di connessione alla rete, risulta che il 66% delle richieste fa riferimento a dispositivi che prevedono una connessione fissa, mentre la parte restante prevede una connessione esclusivamente mobile o mobile e fissa, mentre nel 30% dei casi risulta presente anche un impianto fotovoltaico
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