È morta stamattina nella sua casa romana l’attrice e drammaturga italiana Franca Valeri, pochi giorni dopo aver festeggiato il centesimo compleanno, caduto lo scorso 31 luglio. Quella di Franca Valeri, nata a Milano nel 1920 col nome di Alma Franca Maria Norsa, è stata una vita dedicata anima e corpo al palcoscenico, al piccolo e al grande schermo: la sua figura ha attraversato due secoli di storia della cultura italiana, senza mai perdere l’ironia tagliente che ha sempre contraddistinto i personaggi da lei interpretati, sapendo affrontare con grande intelligenza e spirito di adattamento i cambiamenti che hanno segnato l’Italia fino a oggi. Il suo debutto sulla scena teatrale italiana risale al 1948: rappresentò all’epoca una delle prime voci autonome del mondo femminile. Indimenticabili furono le sue interpretazioni della “Signorina snob” e della “Sora Cecioni”, le cui maschere erano le rappresentazioni in chiave umoristica dei costumi e dei vizi degli italiani durante gli anni del boom economico.
La satira della Valeri riusciva a sedurre sia il pubblico sia gli intellettuali, a dimostrazione del suo grande eclettismo teatrale. La sua carriera, durante gli anni Cinquanta, fu spesso divisa tra teatro, lirica e cinema, oltre a essere segnata da importanti produzioni letterarie come la rivista da camera Carnet des notes, che aprì la strada al cabaret moderno. Nel 1955 fu protagonista ne Il segno di Venere di Dino Risi, dimostrando tutto il suo grande talento di fronte alla cinepresa e duettando al fianco di attori come Alberto Sordi e Sofia Loren. I successi al cinema proseguirono di pari passo con gli spettacoli d’autore che la videro protagonista indicussa della scena teatrale durante gli anni Sessanta: tra le rappresentazioni più importanti ricordiamo i Fior di pisello del drammaturgo francese Édouard Bourdet diretto da Giuseppe Patroni Griffi. Indissolubile anche il suo legame con Napoli: Franca Valeri è stata sposata con Vittorio Caprioli, attore e regista napoletano, assieme al quale ha lavorato in teatro e al cinema.
Negli anni Settanta la Valeri si dedicò alla realizzazione di svariati testi teatrali, di cui è scrittrice e interprete, che sono stati portati in giro per i teatri italiani e francesi, riscuotendo grandi apprezzamenti ed elogi da parte della critica dell’epoca. Questa passione proseguì fino agli anni Novanta e Duemila, quando fu protagonista di diverse sit-com e fiction prodotte dalla Rai, recitando al fianco di Nino Manfredi in Linda e il brigadiere. Nonostante l’età avanzata e i problemi di salute dovuti al morbo di Parkinson l’autrice continuò a produrre progetti per il teatro e per la musica con il contributo fondamentale del compagno Maurizio Rinaldi e soprattutto con un occhio di riguardo alla lirica, una delle sue più grandi passioni fin dall’inizio della sua lunga carriera. Oggi, con l’addio di Franca Valeri, se ne va dunque una delle colonne portanti della cultura teatrale e televisiva italiana dell’ultimo secolo.
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