Agguato ad Arzano, in provincia di Napoli, poco dopo le ore 19 di ieri, 17 marzo 2022. Due persone sono state ferite alle gambe con colpi di pistola, ricoverati all’ospedale Civile San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, entrambi non sono in pericolo di vita. Secondo quanto si è appreso il ferimento è avvenuto in via dell’Annunziata, in una casa-garage fronte strada, adibita a circolo ricreativo, dove due persone almeno, scese da uno scooter, hanno fatto fuoco tra la gente presente in quel momento. I gambizzati sono un 32enne incensurato D.L- ferito ad un piede ed un 28 enne, A.A. anch’egli ferito all’arto inferiore.
Sul posto i carabinieri di Casoria che stanno verificando se si tratta di un fatto riconducibile alla faida che da mesi va avanti da Arzano, quella fra il gruppo criminale dei Monfregolo e quello e dei Cristiano per il controllo di estorsioni e spaccio di droga in diversi comuni di quell’area della provincia di Napoli. E dalle prime informazioni, sembrerebbe che, i due feriti vengono indicati come soggetti vicini al gruppo Monfregolo. Una situazione ambientale difficile nel Comune a pochi chilometri da Napoli.
Nelle scorse settimane sempre qui, ad Arzano, era apparso un annuncio funebre con data morte ‘annunciata’ per il comandante della Polizia locale, Biagio Chiariello, impegnato contro l’abusivismo. Chiariello, ora sotto scorta. Invece qualche mese fa nella sparatoria al Bar Roxy rimasero feriti anche due semplici avventori del locale. E nella vicina Caivano, invece è il parroco della Terra dei Fuochi don Maurizio Patriciello ad aver ricevuto ripetute minacce.
Dopo l’agguato anche il Comitato di liberazione dalla Camorra Area Nord di Napoli è intervenuto: “Di nuovo si spara ad Arzano. Abbiamo acceso i riflettori sulla guerra tra i clan della camorra nell’area Nord di Napoli che parte dalla 167 di Arzano e che coinvolge più comuni dove vivono i camorristi dei clan in lotta. Come Comitato di liberazione dalla camorra abbiamo chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori, la videosorveglianza. Abbiamo chiesto, inoltre, di cacciare le famiglie della camorra che occupano illegalmente le case popolari. E come se a loro non importasse nulla. Noi chiediamo allo Stato di insistere. Liberiamo i nostri territori dalla camorra“.