Un noto imprenditore del settore alimentare attivo nell’Agro nocerino sarnese è accusato di aver compiuto una serie di illeciti nell’esercizio della sua attività culminati con una vera e propria truffa ai danni dell’Erario. In particolare G.C., amministratore dell’azienda, con la complicità di K.L. che faceva da prestanome e del pluripregiudicato D.S., hanno posto in essere diverse condotte delittuose di natura economica che hanno portato al dissesto finanziario della società da loro gestita fino a portarla al fallimento. G.C., individuato come la mente dietro agli affari dell’azienda, in quanto amministratore delegato della società, assieme ai familiari C.C. e S.L., anch’essi facenti parte dell’assetto societario, ha compiuto la scissione parziale dell’impresa, trasferendo il patrimonio immobiliare a un’altra società appena costituita avente la stessa ragione sociale, operazione effettuata nonostante le accertate difficoltà economiche e la condizione di dissesto dell’impresa d’origine. Al momento della scissione, la società era gestita dall’imprenditore, mentre il capitale sociale era distribuito ai familiari, rispettivamente alla coniuge e al figlio, le cui quote azionistiche erano pari a quelle della società beneficiaria, a sua volta amministrata da S.L.

L’azione criminosa degli indagati è stata articolata su diversi piani strategici, tutti attuati per aggirare il fisco: le scritture contabili sono state infatti sottratte e l’azienda è stata così cancellata dal Registro delle imprese, nel frattempo la sede legale della società, delocalizzata all’estero, si apprestava ad andare incontro al fallimento per via della sua inconsistenza patrimoniale. Le indagini condotte dalla guardia di finanza hanno accertato, nel corso delle operazioni societarie eseguite dagli indagati, il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Nei confronti dei cinque indiziati sono state emesse le misure cautelari coercitive di divieto di dimora nella Regione Campania e le misure interdittive di divieto di esercitare impresa. All’imprenditore dell’Agro nocerino-sarnese è stato disposto il sequestro preventivo di un fabbricato industriale e di un locale commerciale. Sono stati inoltre confiscati dai finanzieri beni per 4.911.389 euro pari ai debiti accumulati dall’azienda nei confronti dell’Erario.

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