Si arricchisce di un nuovo capitolo la serrata lotta portata avanti dalle forze dell’ordine per il contrasto alla vendita abusiva e alla contraffazione di prodotti alimentari sul territorio campano. Si tratta di una battaglia delicata, che appare di capitale importanza quando si pensa come, al di là del guadagno illecito che finisce nelle tasche di commercianti disonesti, ad essere realmente in gioco sia la salute dei consumatori, spesso acquirenti inconsapevoli di cibi pericolosi. L’ultimo episodio in tal senso ha avuto luogo a Roccarainola, centro di settemila anime nella provincia di Napoli, dove i carabinieri forestali della locale stazione hanno denunciato il titolare di una macelleria che nascondeva, nel retrobottega, un’area abusivamente adibita alla macellazione della carne.
Agli occhi dei militari si è dispiegato uno scenario poco rassicurante: gli ambienti si presentavano visibilmente sporchi, le finestre risultavano danneggiate e mai riparate mentre, appesi a dei rudimentali pali di legno, pendevano circa trenta chili di insaccati, che apparivano chiaramente lavorati da poco, conservati in totale difformità con qualsiasi standard igienico richiesto dalla legge. In aggiunta al quadro già preoccupante, i carabinieri hanno rinvenuto ben duecentoquaranta chili di alimenti, tra carne e svariati prodotti caseari, pronti per essere messi in vendita anche se privi di qualsiasi documentazione che potesse garantire la tracciabilità del prodotto, requisito fondamentale per i generi alimentari immessi in commercio sul territorio nazionale.
L’illegalità, tuttavia, non si limitava alla produzione abusiva e al confezionamento non a norma, ma raggiungeva e oltrepassava i limiti della frode: il titolare, infatti, pur non risultando inserito nel circuito per il commercio di carni igp e doc, aveva affisso nel proprio negozio un manifesto recante i due marchi di garanzia. L’attività della macelleria è stata sospesa, mentre il suo proprietario dovrà rispondere davanti alle competenti autorità giudiziarie degli illeciti riscontrati nel corso delle ispezioni dei forestali.
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