L’estate è arrivata e la curva dei casi di Covid ha ripreso a salire e in tanti temono per le loro vacanze. Paura di restare a casa e pure di rimetterci i soldi, magari a causa di un tampone positivo di un familiare scoperto quando le valige sono già pronte.
E dunque, per cautelarsi da un’eventuale positività, molti italiani hanno deciso di stipulare una polizza assicurativa. Le assicurazioni di viaggio stanno firmando un numero di polizze che probabilmente non ha precedenti. “Stiamo facendo più polizze anche rispetto al 2019”, racconta a Repubblica Guido Dell’Omo, dirigente di Axa Partners. “Questo succede perché le persone viaggiano di più, c’è una forte attenzione al rischio di essere positivi, che porta a stipulare polizze anche chi magari si sposta in un’altra regione italiana per un week end lungo. E poi va ricordato che ci sono Paesi che richiedono l’assicurazione obbligatoria ai viaggiatori”
Le stesse polizze oggi sono cambiate: se in passato escludevano casi di epidemie o pandemie oggi questi rischi sono stati inseriti ed esistono anche specifici prodotti e coperture che intervengono nel caso in cui il viaggiatore dovesse contrarre il Covid prima o durante il viaggio, come racconta il Sole 24 Ore
Ci sono polizze specifiche che coprono le spese legate alle penali di annullamento di un viaggio nel caso in cui il Covid sia motivo della cancellazione dello stesso. Esistono infatti coperture assicurative solo nel caso in cui il soggetto assicurato dovesse trovarsi nell’impossibilità di partire perché risultato positivo al Covid o fosse stato colpito da limitazione agli spostamenti dovuti a quarantena per contatto diretto con soggetto positivo o altro. In questo caso, quindi, la polizza coprirebbe le penali di cancellazione del viaggio, a fronte della presentazione di adeguata documentazione comprovante l’impossibilità a partire del viaggiatore assicurato.
Prodotti del genere però non coprono l’eventualità di non partire a causa dell’aumento dei casi di positività o se l’organizzatore viene costretto ad annullare il viaggio a seguito di un provvedimento governativo che limita gli spostamenti nel Paese di destinazione o dal Paese di origine. Una copertura Covid permetterebbe di beneficiare di una copertura di assistenza e spese mediche estesa anche nel caso in cui il viaggiatore dovesse ammalarsi durante il viaggio, intervenendo sulle spese dirette sostenute e facendo fronte anche in caso di ricovero o di acquisto di medicinali
Se si fosse costretti ad una quarantena prima del rientro? In questo caso la polizza non è in grado di garantire il rientro in Italia di un malato Covid, se questi sia soggetto ad un fermo sanitario da parte del Paese straniero, a meno che non sia esplicitamente previsto. Esistono però coperture specifiche che possono tutelare questa tipologia di spese. In caso di viaggio in un Paese straniero è possibile chiedere alla compagnia assicurativa la Insurance declaration, una dichiarazione di copertura in lingua inglese dove riportare tutti i termini della stessa
