Il DPR 62/2013, che regola il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici in Italia, sarà oggetto di modifiche significative a partire dal 14 luglio. Queste modifiche sono state introdotte per adattare il codice alle nuove esigenze e promuovere un’etica di lavoro più equa, ecologica e responsabile.
Come già detto, il nuovo schema di decreto, che entrerà in vigore il prossimo 14 luglio, si basa sul decreto legge “Pnrr 2” (Decreto Legge n. 36/2022) e ha come obiettivo principale il raggiungimento della Milestone M1C1-58 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Un importante tassello sulla riforma della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe essere completata entro il primo semestre del prossimo anno(entro il 30 giugno).Le modifiche principali al codice includono:

Il divieto di discriminazione sul lavoro basato sulle condizioni personali. Viene introdotto un divieto esplicito di discriminazione sui luoghi di lavoro pubblici in base a caratteristiche personali come l’età, il sesso, la razza, la religione, l’orientamento sessuale, ecc. Questo mira a promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo.
L’adozione di comportamenti “green” rispettosi dell’ambiente. I dipendenti pubblici saranno incoraggiati ad adottare comportamenti e pratiche ecologicamente sostenibili, al fine di ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
Regole più stringenti per l’uso dei social media. Verranno introdotte norme più rigide per regolamentare l’uso dei social media da parte dei dipendenti pubblici, al fine di garantire l’adeguata tutela della riservatezza, la corretta rappresentazione dell’ istituzione e la prevenzione di possibili conflitti di interesse. Queste modifiche sono state implementate con l’obiettivo di promuovere una cultura del lavoro più etica e responsabile, oltre a contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza:
L’art. 3, comma 4, è stato modificato per enfatizzare i principi di economia, efficienza ed efficacia nel contesto di un consumo energetico sostenibile e di un rispetto dell’ambiente durante le attività amministrative.

In vista della crescente digitalizzazione del lavoro, l’art. 11-bis e l’Art. 11-ter sono stati introdotti. Questi nuovi articoli disciplinano l’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social media, introducendo regole per la sicurezza dei sistemi informatici, la protezione dei dati, l’uso dei dispositivi elettronici personali e l’utilizzo appropriato dei social media.
L’art. 11-quater sottolinea l’importanza del rispetto dell’ambiente sul posto di lavoro, incoraggiando i dipendenti a contribuire agli obiettivi di riduzione del consumo energetico e di risorse, e alla raccolta differenziata dei rifiuti.
Infine, l’art. 11-quinques promuove il rispetto della personalità, della dignità e dell’integrità fisica e psichica di tutti i dipendenti e gli utenti, imponendo il divieto di discriminazioni di qualsiasi tipo.
Cautela, quindi nell’uso dei social media: il dipendente pubblico, quando utilizza i propri account di social media, deve astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione pubblica. Attenzione alle comunicazioni di servizio: non si fanno sulle piattaforme digitali, come whatsapp, o sui social media, comunicazioni che riguardano direttamente o indirettamente il servizio, a meno che l’uso dei social media non risponda esso stesso ad una esigenza di carattere istituzionale. Le nuove regole, consentono al dipendente di usare gli strumenti informatici forniti dall’amministrazione per incombenze personali, purché l’attività sia contenuta in tempi ristretti e senza alcun pregiudizio per i compiti istituzionali, così da non doversi allontanare dalla sede di servizio.
Infine, i dipendenti adotteranno le modalità di firma dei messaggi di posta elettronica di servizio individuate dall’amministrazione di appartenenza, ovvero, ogni messaggio in uscita deve consentire l’identificazione del mittente e deve indicare un preciso recapito istituzionale del dipendente.
