Proclamato a partire da quest’anno su iniziativa del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, il Dantedì si sarebbe dovuto celebrare domani in tutta Italia con centinaia di iniziative concrete, reali dedicate al Sommo Poeta, in quel 25 marzo che è stato individuato come la data dell’inizio del viaggio ultraterreno che costituisce la materia simbolico-narrativa della Divina Commedia. Lo scoppio dell’epidemia da Covid-19, però, ha costretto il Governo a rendere digitale anche la prima edizione di questa giornata tanto attesa dal mondo della cultura non soltanto italiana.
Così, l’autore-simbolo della letteratura italiana, decisivo per la codifica della lingua nazionale, sarà celebrato attraverso una serie di hashtag di riferimento, #Dantedì e #IoleggoDante, direttamente collegati all’ormai celebre #iorestoacasa, grazie alla Rete e alle nuove tecnologie, in ogni caso col diretto coinvolgimento di scuole, musei, archivi, biblioteche, artisti, parchi archeologici, luoghi della cultura e di Rai, Mibact e Miur. Alle 12 di domani, lo faranno innanzitutto le decine di migliaia di studenti impegnati in queste settimane nella didattica a distanza con i loro docenti, riscoprendo e leggendo i versi della Commedia. Poi, però, le celebrazioni proseguiranno per l’intera giornata sul web e sui social, con pillole audio-video, letture in streaming, performance d’autore dedicate all’Alighieri. La Rai, per esempio, oltre alle numerose trasmissioni inserite in palinsesto e dedicate a Dante e al suo tempo (curate da Rai Cultura), ha selezionato attraverso le sue preziose Teche Rai le Lecturae Dantis interpretate dai maggiori artisti contemporanei, programmate in pillole da trenta secondi ciascuna sulle tre reti generaliste e su Raiplay.
Anche Napoli e la Campania saranno in prima fila, col contributo del Museo Archeologico Nazionale, che parteciperà alla giornata allestendo un suggestivo viaggio virtuale dantesco, tra letteratura e arte. In particolare, il Mann anticiperà alcuni contenuti di una mostra in programma a partire dall’autunno 2021, intitolata Divina Archeologia. La mitologia e la storia nella Commedia di Dante, il cui progetto scientifico è stato già presentato al comitato nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, in programma proprio l’anno prossimo. Attraverso le rappresentazioni di vasi, affreschi, statue e rilievi, nell’esposizione (e nell’anteprima confezionata per il Dantedì 2020) sarà possibile, dunque, seguire figure e immagini scaturite direttamente dalla fantasia dantesca, tradizionalmente collegata in profondità con la cultura del mondo antico. Basti pensare, semplicmente, a personaggi come Cerbero, Diomede, Ulisse, le Arpie, Medusa, Eracle, Minosse e Teseo, soltanto alcuni tra quelli narrati lungo il percorso espositivo, direttamente intrecciato, peraltro, alle terzine della Commedia. Un focus, inoltre, sarà dedicato anche al legame tra il poeta fiorentino e la città di Napoli.
Infine, sempre in apertura del Dantedì, in concomitanza con l’appuntamento delle ore 12 lanciato dal Mibact sul web in tutta Italia, il direttore del Mann, Paolo Giulierini, sarà presente sulla pagina Facebook del museo con un videomessaggio dedicato al popolo dei social, in attesa del momento nel quale tutti noi torneremo a uscire di casa e “a riveder le stelle”.
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