Si è tenuta questa mattina, eccezionalmente da remoto per questioni sanitarie, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Napoli, durante la quale sono intervenuti Giuseppe De Carolis di Prossedi, presidente della Corte d’Appello partenopea, il consigliere del Csm Michele Ciambellini, il procuratore generale Luigi Riello e il presidente dell’Ordine degli avvocati Antonio Tafuri.
Molti i temi toccati da De Carolis durante il suo intervento, tra cui il problema della durata eccessiva dei processi penali, che il presidente ha definito “intollerabile”, sottolineando come porti alla prescrizione di un gran numero di procedimenti e, di conseguenza, a una sostanziale impunità per i cosiddetti “reati minori”. Una situazione, accusa De Carolis, che sta portando sempre più persone a non avere fiducia nel sistema giudiziario, talvolta non denunciando nemmeno reati come truffe o aggressioni, scoraggiati dalle condanne minime il più delle volte inflitte ai responsabili.
Un segnale incoraggiante sottolineato dal presidente De Caroli è il numero di procedimenti definiti dalla Corte di Assise d’Appello di Napoli, ben 97, a fronte dei 52 di Milano e dei 43 di Roma. Tale dato, ha tuttavia precisato, non deve far dimenticare che il numero di processi pendenti nel capoluogo partenopeo resta in ogni senza eguali rispetto alla media nazionale. Tendenza inversa, invece, per la Sezione Minorenni della Corte di Appello, dove la pendenza è passata da 63 procedimenti penali a 88.
Per quanto riguarda i diversi distretti, le pendenze aumentano in maniera lieve in sede civile e più consistentemente nel penale. Una situazione particolarmente critica si registra nel Tribunale di Napoli Nord sito ad Aversa, il secondo per numero di procedimenti dopo quello del capoluogo, dove si registrano carenze croniche di organico in relazione alla mole di processi. La problematica è rilevabile sia in ambito civile sia in ambito penale: in quest’ultimo settore la pendenza è aumentata del 12% per i processi monocratici e del 31% per i procedimenti collegiali. Per quanto riguarda i processi civili, invece, il Tribunale di Napoli Nord ha visto un consistente aumento della propria pendenza, causata da una sopravvenienza di ben 22.571 procedimenti. Diversa, ancora una volta, la situazione presso il Tribunale dei Minorenni: qui le sopravvenienze sono diminuite sensibilmente, ma nella sezione dibattimentale si registra comunque un aumento di circa il 26% delle pendenze, che passando da 322 a 407 procedimenti. Un aumento molto più contenuto, quantificabile attorno al 2%, è rilevato anche nella sezione Gup, mentre nella sezione Gip i procedimenti pendenti sono il 15% in meno rispetto all’anno precedente.

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