Per compiere una rapina portava con sé il figlio minorenne. Il modus operandi, stando alle testimonianze, era sempre lo stesso: il rapinatore, entrava negli esercizi commerciale con una mano teneva il fucile a canne mozze, in bella vista un coltello nella cintura e nell’altra mano teneva il figlio di appena 12 anni, svuotava la cassa e scappava.
Ben sette le rapine accertate da gennaio 2022 a oggi, tutte eseguite nell’area Nord di Napoli, tra Crispano Cardito e Afragola, lì dove ha origine questa storia chiusa ieri dai carabinieri che hanno stretto le manette ai polsi di un 45enne gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, ricettazione e maltrattamenti in famiglia.
Le indagini, dirette dalla Procura di Napoli Nord, sono iniziate dopo le denunce dei commercianti rapinati e si sono basate su testimonianze ma anche su videosorveglianza pubblica e privata e sulla localizzazione satellitare dell’automobile usata dal rapinatore. Nel corso di una perquisizione in casa dell’uomo sono stati trovati il fucile a canne mozze rubato nel 2019 e il coltello usato per le rapine.
