Un caso di inciviltà assurdo e ingiustificabile si è consumato ad Arzano, in provincia di Napoli, dove si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per porre fine ai gesti insensati e violenti di un uomo. Tutto è accaduto presso gli uffici del Comune di Arzano, nella centralissima piazza Raffaele Cimmino. A un certo punto l’uomo, un cinquantunenne del posto, ha saltato la fila inveendo contro le persone che educatamente e rispettosamente attendevano invece il proprio turno per usufruire dei servizi comunali. L’uomo ha, infatti, preteso di entrare nei locali prima di chiunque altro, scatenando ovviamente i malumori e l’ira di chi era lì in attesa del proprio turno.
Onde evitare che la situazione potesse degenerare è intervenuta una dipendente del Comune di Arzano, che ha provato a calmare gli animi della folla e invitato il cinquantunenne a darsi una regolata e a rispettare la fila come tutti gli altri. A quel punto, l’uomo ha completamente perso la ragione e ha aggredito la donna in malo modo, con urla, insulti pesantissimi e minacce di ogni tipo lanciati nei confronti di colei che stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro. L’aggressore ha continuato tuttavia a dare di matto e, in preda al delirio più totale e tra lo spavento e il timore dei presenti, si è recato in strada per colpire furiosamente con calci e pugni l’auto che la donna aveva parcheggiato in strada, non lontano dal Comune.
La situazione è così sfuggita di mano e si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine che sono state allertate affinché si recassero immediatamente presso il Comune. La tenenza dei carabinieri di Arzano ha provveduto a inviare una pattuglia di militari, i quali sono giunti presso gli uffici comunali per porre fine alle violenze ingiustificate dell’uomo. I carabinieri sono pertanto intervenuti per bloccare e ammanettare il reo, riportando così la calma e la tranquillità negli uffici comunali. Nei confronti del cinquantunenne è stata dunque disposta la misura della sorveglianza speciale: in attesa del giudizio dei giudici dovrà scontare i reati compiuti agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, così, la prossima volta, ci penserà forse due volte prima di creare caos e scompiglio compromettendo la funzione e il lavoro dei funzionari pubblici.

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