Rischia di diventare un autunno nero per automobilisti e semplici cittadini che si dovranno spostare per forza o per amore in un’area vastissima che abbraccia i comuni dell’hinterland a Nord di Napoli, la zona ospedaliera, e le vie di fuga in direzione centro storico. Un boccone amaro, molto amaro, di cui i cittadini si sono visti servire quello che sarebbe solo un leggero antipasto, con la chiusura causa guasto dovuto a incidente a gennaio 2020 che ha mandato in tilt un intero sistema di viabilità che ha interessato centinaia di migliaia di persone. Un primo punto fermo resta la chiusura, ancora a tempo indeterminato dell’asse mediano, dopo l’incendio del campo rom, che sembra aver interessato anche i piloni portanti e che, dopo i fatti di Genova, necessita uno studio approfondito da parte di commissioni tecniche.

“Ho fatto tutti i passaggi necessari – ha spiegato il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro – inviando una pec a tutti gli uffici interessati. Ora la palla passa a chi dovrà controllare la sicurezza della strada per garantire l’incolumità degli utilizzatori. Tra l’altro ho interessato anche chi di dovere in altre sedi come la Città Metropolitana. Per avere risposte anche su una strada come via Crispi, che collega Mugnano con Chiaiano, servendo però anche altri territori limitrofi in pochi minuti, mentre oggi il traffico si riversa su via Santa Maria a Cubito”.

Ma il piatto “autunno nero” si potrebbe condire di altri elementi. Con l’imminenza della riapertura delle scuole, ormai alle porte, si paventa l’ipotesi che anche via Toscanella potrebbe essere interessata da lavori di rifacimento pur necessari. E chi ricorda le “processioni” negli orari di punta – e non solo – consumatesi su quella strada, inscatolati senza scampo in auto, nei pullman, mentre altri sceglievano di percorrerla anche a piedi, ha già i brividi lungo la schiena. Autunno caldo? Con questi presupposti rischia di diventare bollente.
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