Dovrà rispondere di associazione di tipo mafioso R. P., cinquantatreenne tratto in arresto questa mattina a Casapesenna, nel Casertano, dai carabinieri del Nucleo investigativo. La misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, è scaturita da un’indagine iniziata nell’agosto del 2017, a seguito dell’ennesimo sversamento abusivo di rifiuti urbani, scoperto in flagranza in un terreno a cavallo tra le provincie di Napoli e Caserta.
L’uomo, un imprenditore attivo nel movimento terra e recupero dei rifiuti solidi urbani attraverso varie società di trasporti (tra cui una intestata al fratello ma di fatto a lui riconducibile) è ritenuto gravemente indiziato di essere inserito nella fazione Zagaria del clan dei Casalesi, grazie alla quale riusciva ad ottenere l’assegnazione di appalti nel settore del trasporto di rifiuti. Le ipotesi degli inquirenti nascono dall’analisi di varie dichiarazioni convergenti rese da diversi collaboratori di giustizia e delle cointeressenze dell’arrestato con il clan Zagaria.

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