Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha annunciato l’imminente introduzione di normative più rigide per limitare l’abuso degli autovelox da parte dei Comuni. Il nuovo decreto, atteso per marzo, mira a garantire che i rilevatori di velocità siano omologati a livello nazionale e siano installati solo per motivi legittimi di sicurezza stradale.
Evitare il “dispositivo selvaggio” dei rilevatori di velocità. A dirlo, ai microfoni del Gr1, è il titolare del dicastero e vicepremier Matteo Salvini: “Dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione”. Il nuovo Codice della Strada dovrebbe essere pronto da qui a un mese. Attualmente, il Codice consente agli autovelox di essere posizionati sulle strade comunali senza la presenza di un agente, purché siano ben visibili e segnalati da cartelli posti ad almeno 80 metri di distanza. Tuttavia, il boom di multe ha portato a un guadagno di 1,535 miliardi di euro per i Comuni nel 2023, suscitando preoccupazione e richieste di regolamentazione.
Il prossimo decreto renderà impossibile per i sindaci installare autovelox nelle zone a limite di velocità di 30 km/h, come evidenziato da una recente controversia tra il sindaco di Bologna e il Ministero. Inoltre, saranno vietati i cambi repentini di limite di velocità sulle strade extraurbane e l’installazione di autovelox sulle strade provinciali e regionali con limiti inferiori a 90 km/h. Nelle strade urbane, gli autovelox non potranno essere posizionati dove il limite di velocità supera i 50 km/h.
Il decreto stabilirà inoltre che tra l’avviso della presenza dell’autovelox e l’apparecchio in funzione ci debba essere almeno un chilometro al di fuori dei centri abitati. Anche nei centri storici, sarà necessaria un’adeguata segnalazione, con una distanza minima tra un rilevatore e l’altro ancora da definire. Infine, si precisa che gli autovelox potranno essere installati solo in casi di reali esigenze legate alla sicurezza, previa autorizzazione della Prefettura.