Ius soli in latino significa “diritto del suolo“. Indica il diritto ad ottenere la cittadinanza per il fatto di essere nati in un certo Paese, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Da noi questo diritto non c’è: solo chi nasce da genitori italiani ottiene automaticamente la cittadinanza altrimenti dovrà aspettare la maggiore età e fare richiesta, se ha maturato determinati requisiti. Il risultato è che molte persone che hanno vissuto in Italia per anni, che parlano perfettamente italiano e hanno frequentato le scuole qui, per anni non vengono considerati italiani.
Come già avvenuto nella città di Bologna, il sindaco di Aversa Alfonso Golia propone al consiglio comunale il riconoscimento della cittadinanza onoraria per ogni nato da una famiglia straniera residente sul territorio normanno, e pertanto sarà inserito nello Statuto civico della città, come riferimento simbolico al principio dello “ius soli”.
“Il tema dell’integrazione dei cittadini e delle cittadine straniere in Italia ed in Europa – afferma il Sindaco – è una delle sfide più importanti da affrontare per gli Stati europei. Sfide dalle quali dipende il futuro stesso del nostro Paese e pertanto di tutte le comunità locali che lo compongono. Proponiamo, quindi, l’accoglimento pur simbolico del principio dello “Ius soli” nella nostra città auspicando una nuova legislazione nazionale in materia di cittadinanza per gli stranieri che risiedono in Italia. Soprattutto a difesa dei loro figli minori affinché – aggiunge Golia – siano tutelati sia da ogni forma di discriminazione etnico-religiosa, sia dalle opinioni e convinzioni professate dai genitori, familiari o rappresentanti legali“.
Il primo cittadino normanno ha coinvolto l’intero centrosinistra provinciale casertano per estendere l’iniziativa al maggior numero possibile di Comuni di Terra di Lavoro, con la speranza di lanciare così un chiaro segnale politico al Governo. In Italia, già da alcuni anni, con alterne fortune, è in piedi un ampio dibattito sulla riforma della cittadinanza, soprattutto da quando il paese è diventato meta di migrazioni e non più soltanto patria di emigrati. Lo ius soli temperato è una delle opzioni in campo. Ad oggi, però, nessun tentativo di modifica della legge sulla cittadinanza è andato in porto.