Si sono riuniti questa mattina, nel rispetto delle distanze di sicurezza, davanti ai cancelli della loro struttura sanitaria, gli operatori dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, per protestare contro la situazione estremamente difficile che il comparto sanitario sta attraversando a causa della crisi epidemiologica da Covid-19. Il flash mob, andato in scena dalle 8.30 alle 9.30, e organizzato dalle diverse sigle sindacali di categoria, vuole essere un modo per portare all’attenzione delle autorità e dei cittadini i gravi disagi che stanno vivendo i lavoratori dell’ospedale aversano, secondo in Campania dopo il Cardarelli come numero di accessi al pronto soccorso.
Gli operatori denunciano, in particolare, i problemi derivanti dalla carenza di organico, che sta portando molte persone a turni di lavoro massacranti, ben oltre le ore contrattuali, e, in aggiunta, a una diffusione del contagio tra i vari reparti dell’ospedale, in alcuni casi accorpati per far fronte alla scarsità di personale a fronte dei numerosi accessi di questo periodo. Gli organizzatori chiedono, quindi, un potenziamento del personale per fare in modo che venga garantita, di conseguenza, la sicurezza per lavoratori e pazienti. Una richiesta che si ricollega all’installazione della tensostruttura, posizionata la scorsa settimana per aiutare a decongestionare il pronto soccorso e accogliere i pazienti Covid-19 in attesa di ricovero, ma non ancora entrata in funzione.