Il verdetto del procedimento cosiddetto «The Queen», nato dalle indagini della Dda sulle presunte collusioni con la camorra è stato pronunciato dalla Terza Sezione Penale. Su un totale di 39 imputati, sono state inflitte 8 condanne, mentre 31 imputati sono stati assolti.
Le condanne più significative includono 7 anni di reclusione per il progettista partenopeo Guglielmo La Regina, figura centrale nell’inchiesta, e per Pasquale Sommese, ex assessore regionale. Altri condannati sono l’ex sindaco di Alife, Giuseppe Avecone, Raffaele Zoccolillo, Domenico Antonio Ranauro, con una pena di 5 anni e 4 mesi; l’ex sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro (Domenico), con 4 anni di reclusione; e Antonio Sommese, con 3 anni e 4 mesi.
Le accuse riguardavano l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di vari reati, tra cui corruzione, turbativa d’asta e concussione, con l’intento di agevolare le consorterie criminali locali. Gli imputati erano coinvolti in presunti appalti truccati che avrebbero favorito imprese legate al clan dei Casalesi.
Tra gli imputati assolti figurano diverse personalità, tra cui l’ex sindaco di Casapulla, Ferdinando Bosco, e ancora, Claudio Accarino, Pasquale Amato, Michele Apicella, Aldo Aveta, Vito Cappiello, Marco Cascella, Mario Cerrone Palermo, Luigi Conte, Carlo Coppola, Claudio D’Alessio, Andrea D’Aniello, Claudio De Blasio, Luciano Di Fraia, Rino Di Mola, Francesco La Regina, Daniele Maramma, Mario Martinelli, Salvatore Mazzocchi, Raffaele Meo, Andrea Nunziata, Umberto Perillo, Carlo Antonio Piccirillo, Raffaele Piccolo, Antonio Domenico Ranauro, Corrado Romano, Vincenzo Sposito, Sergio Stenti, Raffaele Testa, Gabriele Venditti, Salvatore Visone.
Il processo ha avuto un forte impatto sulla comunità locale, rivelando presunti legami tra la criminalità organizzata e le attività di appalto nella regione. Il collegio difensivo, composto da un ampio numero di avvocati, ha sostenuto le difese degli imputati durante le fasi processuali.