ll presidente della Provincia di Antonio Di Maria, nella tarda mattinata, ha ricevuto presso la sala consiliare una delegazione di lavoratori della Samte e dei loro rappresentanti sindacali, che stavano proseguendo il loro presidio ai piedi della Rocca dei Rettori di Benevento. Alla riunione era presente anche il direttore generale della Provincia Nicola Boccalone. I lavoratori e i rappresentanti sindacali hanno chiesto nuovamente al presidente Di Maria rassicurazioni circa lo stop alla possibile procedura di licenziamento degli addetti della società partecipata. Il presidente ha risposto affermando che la Provincia è impegnata al massimo sulla vicenda dei rifiuti e a tutela dei livelli occupazionali della Samte. Anzi il presidente della Provincia di Benevento ha sottolineato che l’ente sta facendo ben più del suo dovere e degli stessi compiti istituzionali. “I compiti della Provincia sono stati superati da una legge regionale in favore dell’Ato che tuttavia non è operativa.
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Noi stiamo lavorando a supplire un vuoto di gestione. La Provincia fa tutta intera la sua parte: di fatto abbiamo ancora in queste ore effettuata una variazione di bilancio per consentire la raccolta del percolato prodotto dalle discariche regionale. Si tratta di un provvedimento che dobbiamo assumere per tutelare il nostro territorio. Abbiamo in queste stesse ore consegnato i lavori per la messa in sicurezza della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte e abbiamo messo in mora i Comuni morosi con Samte e che non consentono di dotare di risorse finanziarie necessarie alla ripresa delle attività della stessa Samte. Ciò nonostante noi siamo impegnati a salvare i posti di lavoro della società partecipata. Il negoziato con la Regione però prosegue e le lettere di licenziamento non partiranno ma la situazione resta drammatica. Posso comunque assicurare che è in corso una trattativa con la Regione per individuare un percorso amministrativo capace di garantire i livelli occupazionali Samte”. In una lettera inviata alla Regione, Di Maria scrive che «la società Samte solo nel primo trimestre dell’anno in corso ha visto approvato il concordato liquidatorio richiesto nel 2016 e patisce un deficit strutturale sul piano economico-finanziario. Inoltre, l’impiantistica a sostegno del ciclo è sostanzialmente in condizioni di inattività assoluta per effetto di un primo incendio dell’agosto 2018 che ha distrutto gran parte dell’impianto Stir di Casalduni, inoperosità che si registra anche per la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte che, da anni, è sottoposta ad intervento di sequestro da parte della magistratura».
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