Droga e telefonini che giravano indisturbati tra i detenuti all’interno del sistema carcerario. Un “giro” sgominato con una vasta operazione congiunta della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, messa in atto oggi a Napoli, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia. Le forze dell’ordine hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 individui, sospettati di diversi reati tra cui: associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi da fuoco ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
Il Contesto:
Le indagini hanno consentito di portare alla luce una struttura criminale in grado di garantire l’approvvigionamento di apparecchi telefonici, sia smartphone che piccoli cellulari, nonché grosse quantità di stupefacenti in svariati strutture carcerarie, anche ospitanti detenuti classificati di massima sicurezza, dislocate in tutta Italia.
Gli indagati venivano assoldati da varie organizzazioni di tipo camorristico (soggetti legati agli Esposito – Nappi di Bagnoli), che garantivano ai loro detenuti il costante rifornimento di telefonini e stupefacenti. Alcuni tra gli istituti penitenziari coinvolti diventavano delle vere e proprie piazze di spaccio, (il carcere di Frosinone, Secondigliano, Cosenza, Siracusa, Lanciano, Augusta, Catania, Terni, Rovigo, Caltanissetta, Roma-Rebibbia, Avellino, Trapani, Benevento, Melfi, Asti, Saluzzo, Viterbo e Sulmona).
I detenuti potevano contare sulla costante disponibilità di telefonini per continuare a impartire ordini agli affiliati liberi, tenendo così ben salde le redini dei rispettivi clan. il tutto grazie alla complicità di un insospettabile, un imprenditore avellinese, titolare di una società specializzata nell’assistenza e nella vendita di droni, dispositivi di cui la holding si sarebbe sistematicamente avvalsa per la consegna dei carichi di droga e dei telefonini destinati ai detenuti. Un vorticoso giro di affari, quello disarticolato dalla squadra mobile di Napoli. Inoltre, in almeno un’occasione l’organizzazione sarebbe riuscita a far entrare in carcere persino una pistola.
Contemporaneamente, sempre su delega Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, personale della Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 destinatari, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi e uso di dispositivi di comunicazioni in carcere.