Irruzione dei carabinieri nel campo rom “Costagliola” sulla circumvallazione esterna, a Qualiano. I Carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania, insieme a quelli del Gruppo di Castello di Cisterna e del nucleo Carabinieri Elicotteristi che dall’alto hanno potuto monitorare l’intera zona, hanno passato al setaccio le tante roulotte e baracche.
All’esito dei controlli sono state denunciate 25 persone per smaltimento illecito di rifiuti, ricettazione e dispersione scolastica con molti bambini presenti. Denunciati, inoltre, anche 12 uomini (capofamiglia di altrettanti nuclei familiari) per furto di acqua e abusivismo edilizio. Accertato, infatti, un allaccio abusivo costruito ad hoc e collegato alla rete idrica comunale.
Quattordici i veicoli sequestrati. Non erano coperti da assicurazione e sono stati portati via da decine di carri attrezzi fino alle depositerie giudiziarie individuate. Molti erano intestati a persone inesistenti, altri saranno sottoposte ad ulteriori accertamenti per individuare gli effettivi proprietari. Molteplici gli arnesi e gli attrezzi atti allo scasso che i Carabinieri hanno sequestrato e consegnato a una ditta specializzata per la distruzione.
Durante le verifiche, i carabinieri hanno anche rilevato una vera e propria discarica a cielo aperto dove i militari hanno rinvenuto e sequestrato parti di auto e moto provento di ricettazione e affidati al custode giudiziario. Durante le operazioni sono stati rimossi 50 metri cubi di rifiuti ingombranti e rsu.
L’operazione ha permesso anche di censire i dimoranti dell’area che sono risultati essere 51 per 12 nuclei familiari.
Un’area – a ridosso della strada a scorrimento veloce – dove i Carabinieri hanno constatato un deposito abusivo di circa 10mila metri quadrati di rifiuti di vario genere pericolosi e non in parte già incendiati. Durante i controlli – infine – c’è stato anche il tempo di sanzionare un’altra persona. Si tratta di un 60enne di Qualiano che, entrato nel campo, non si è accorto della presenza dei Carabinieri nonostante quel trambusto e i carro-attrezzi che andavano e venivano. L’uomo è a bordo di un’auto e sul tetto del mezzo due materassi ben legati. Chiara la volontà dell’uomo che sceso dall’auto, non ha potuto fare altro che ammettere la propria colpa ai militari lì presenti