Avevano dato vita a una vera e propria guerra tra locali del Salernitano, a colpi di bombe carta artigianali e altri materiali esplosivi, con l’obiettivo di eliminare dal mercato possibili rivali. Come risultato di indagini portate avanti da gennaio 2017 dai carabinieri della compagnia di Eboli, col coordinamento della Procura della Repubblica di Salerno, alle prime luci dell’alba gli uomini dell’Arma del comando provinciale salernitano hanno eseguito nelle province di Salerno, Avellino e Napoli una serie di provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Salerno, nei confronti di undici indagati (tre in carcere, due agli arresti domiciliari e sei con divieto di dimora nel Comune di residenza), gravemente indiziati, a vario titolo, di “delitti contro il patrimonio, contro l’industria e il commercio, contro la fede pubblica e in materia di armi”.
Le attività investigative erano partite da una serie di attentati dinamitardi ai danni di attività commerciali ubicate nei territori comunali di Colliano, Contursi Terme e Oliveto Citra, tra i quali i bar Colorado, Jadore Cafe ed Eden. L’operazione di stamattina ha portato a tre misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di B. S., 57 anni di Colliano; G. R., 55 anni di Oliveto Citra; e G. U., 55 anni di San Gregorio Magno. Arresti domiciliari, invece, per L. R., 74 anni di Calabritto; M. S., compagna di B. S., rumena venticinquenne. Dei divieti di dimora, infine, sono stati destinatari D. V., 38 anni di Oliveto Citra; S. G. F., 41 anni sempre di Oliveto Citra; G. E., quarantatreenne di Napoli; S. C., 64 anni di Battipaglia; M. T., 46 anni di Colliano; e M. G., 42 anni di Oliveto Citra.