Anche nel 2024, le famiglie, soprattutto quelle a reddito medio-basso, potranno ancora beneficiare del Bonus Asilo Nido. Il governo ha prorogato questo importante sostegno introdotto per la prima volta nel 2016, offrendo un rimborso massimo delle rette fino a 3.600 euro in determinate condizioni. Ecco una guida su cosa prevede la normativa, come presentare la richiesta e i requisiti per ottenere il Bonus.
Come Presentare la Domanda
Per ottenere il bonus, è essenziale inoltrare la richiesta di prenotazione direttamente all’INPS. Successivamente, i genitori dovranno fornire i documenti di spesa per sbloccare il pagamento delle somme a cui si ha diritto. La richiesta va inviata entro il 31 dicembre, mentre la documentazione a supporto delle spese sostenute può essere presentata entro metà dell’anno successivo. Ad esempio, per il 2023, il termine ultimo è fissato al 31 luglio 2024.
Le cifre più elevate spettano a chi ha un ISEE inferiore. Si assegnano:
- 3.000 euro per ISEE fino a 25.000 euro – (272,70 euro per 11 mensilità);
- 2.500 euro da 25.001 a 40.000 euro – (227,20 per 11 mensilità);
- 1.500 euro oltre i 40.000 euro – (136,30 euro per 11 mensilità).
Nella proposta di Legge di Bilancio, che dovrà essere approvata entro l’anno, stando alle novità inserite, dal 2024 l’importo massimo sale a 3.600 euro nei seguenti casi:
- Richiesta per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024.
- Presenza di almeno un altro figlio nel nucleo familiare con meno di 10 anni.
- ISEE non superiore a 40.000 euro.
Procedura di domanda
Per ottenere il rimborso delle rette il genitore che sostiene il pagamento deve fare domanda all’INPS, e può essere presentata direttamente online sul sito ufficiale o attraverso un Patronato, utilizzando SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta dentro, selezionando la voce “Inserimento”, sarà possibile procedere con la compilazione della richiesta per ottenere il bonus asilo nido 2024. Il servizio online dovrà essere aggiornato a inizio anno, ma nel frattempo per avere una idea della procedura è possibile far riferimento all’impostazione di quest’anno, che richiede l’inserimento dei seguenti dati:
- Dati soggetto;
- Dati asilo nido e frequenza;
- Modalità di pagamento;
- Dichiarazione di responsabilità;
- Riepilogo;
- Domanda inviata.
Nella fase di prenotazione delle risorse a disposizione è già necessario indicare, oltre alle informazioni che riguardano la bambina o il bambino iscritto al nido, anche i dati dell’asilo nido e delle mensilità di frequenza. Inserito il codice fiscale, il sistema richiede le informazioni relative alla struttura individuata per la frequenza: prima di tutto bisogna specificare se è pubblica o privata autorizzata. Nel primo caso basta inserire la denominazione e il codice fiscale, nel secondo caso deve essere specificato anche il provvedimento di autorizzazione, con il dettaglio di numero, data ed Ente di adozione, informazioni che solitamente si possono reperire sui portali online degli asili nido.
Completate le informazioni generali, si arriva alla definizione dei dettagli sui mesi di frequenza. A questo punto è necessario fare una precisazione importante: la prenotazione delle risorse segue l’anno solare e non quello scolastico. Di conseguenza per la copertura di un intero anno scolastico sarà necessario presentare due volte la domanda di accesso al bonus asilo nido e due volte la documentazione a sostegno dei pagamenti effettuati. Facendo un esempio pratico per l’anno scolastico 2023/2024, il genitore richiede prima il bonus nido per i mesi di frequenza del 2023 entro il 31 dicembre e dal prossimo anno per i mesi di frequenza del 2024.
Proseguendo con le istruzioni, dopo aver specificato il periodo per il quale si richiede il rimborso delle rette sarà necessario spuntare le caselle con le quali si dichiara di:
- non fruire (con riguardo al minore di cui in domanda) delle detrazioni fiscali, previste dall’art.2, comma 6, L.203/2008 per la frequenza di asili nido, relativamente alle somme percepite in virtù del beneficio in oggetto;
- non aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica;
- aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica di valore parziale, con il relativo importo.
Modalità di Pagamento
Una volta forniti i dettagli sulla frequenza dell’asilo nido, utili ad ottenere il bonus, bisogna indicare anche le modalità di pagamento tra una serie di opzioni:
- Pagamento su Conto Corrente italiano;
- Pagamento tramite bonifico domiciliato presso lo sportello postale;
- Pagamento su Carta Prepagata;
- Libretto bancario;
- Libretto postale;
- Pagamento su Conto Corrente Estero.
Il mezzo prescelto deve essere intestato al richiedente. In caso di domanda presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore minorenne o incapace, deve essere intestato al genitore minorenne o incapace.
A questo punto, spuntate le voci relative alle dichiarazioni di responsabilità, si può effettuare l’invio della domanda per il bonus asilo nido. E alla sezione Gestione visualizzare lo stato della richiesta che può essere uno dei seguenti:
- Bozza;
- Inviata;
- Protocollata;
- Istruttoria;
- Da acquisire;
- Pagamenti.
Infine, va ricordato che, la domanda per ottenere il bonus asilo nido 2024 serve per prenotare i fondi a disposizione, ma per ricevere il pagamento sarà necessario in una fase successiva allegare i documenti relativi alle rette effettivamente pagate. Accedendo alla domanda presentata, nella sezione Allegazione è possibile inserire i documenti che attestano l’avvenuto pagamento delle rette e, in questo modo, sbloccare l’erogazione effettiva del bonus asilo nido da parte dell’INPS. Nella sezione Importo auto dichiarato deve essere specificato il mese di competenza tra quelli indicati nella domanda e inserire, poi, i dati del documento con gli estremi del richiedente.
Più documenti di spesa (fatture/ricevute di pagamento ecc.) relativi ad una mensilità devono essere raccolti in un unico file. Al contrario, se la documentazione di spesa (fatture/ricevute di pagamento ecc.) riguarda più mesi è necessario allegarla per tutte le mensilità a cui è associata. Selezionato il tipo di documento (ad esempio bonifico, bollettino o ricevuta di pagamento), va inserito il numero e la data e va allegato il file.
Come già anticipato precedentemente, per questa ultima operazione c’è tempo anche dopo la fine dell’anno a cui si riferiscono le rette: per il 2023, ad esempio, la scadenza per inserire la documentazione sui pagamenti relativi al 2023 è fissata al 31 luglio 2024.