Il ministro della Salute Roberto Speranza ha appena firmato il decreto che fa partire il sostegno, “finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro“, annuncia. La misura, prevede un contributo fino a 600 euro all’anno per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti, nell’ambito dell’albo degli psicologi, che abbiano comunicato la propria adesione all’iniziativa all’ordine professionale di appartenenza.
Ne avrà diritto chi ha un reddito Isee non superiore a 50mila euro. Il contributo è stato pensato per sostenere le persone in condizione di depressione, ansia, stress e in generale fragilità psicologica.
Il bonus sarà assegnato in base all’ordine di arrivo delle domande, in via prioritaria alle persone con Isee più basso.
- Con Isee inferiore a 15mila euro si avrà il bonus fino a 50 euro per ciascuna seduta, per un importo massimo di 600 euro per ogni beneficiario;
- Con Isee tra 15mila e 30mila euro il bonus sarà fino a 50 euro per ciascuna seduta, per un importo massimo di 400 euro per ogni beneficiario;
- Con Isee superiore a 30mila euro e non superiore a 50mila euro il bonus sarà fino a 50 euro per ciascuna seduta, per un importo massimo di 200 euro per ogni beneficiario.
Prima di poter richiedere il bonus bisogna aspettare la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Le domande di accesso potranno essere presentate in modalità telematica accedendo alla piattaforma INPS o tramite il contact center INPS.
Chiuso il periodo di presentazione delle domande, INPS redigerà le graduatorie, individuerà i beneficiari e comunicherà loro l’accoglimento della richiesta ed il codice univoco che, ai fini della prenotazione della sessione di psicoterapia, verrà contestualmente assegnato a ognuno
Il bonus dovrà poi essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda. Sarà lo stesso beneficiario a comunicare il proprio codice univoco al professionista scelto. Questo, una volta erogata la prestazione, emetterà la relativa fattura caricandola sul sito dell’INPS. L’ente previdenziale provvederà direttamente alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dai professionisti.