La camomilla è una delle erbe medicinali più antiche conosciute dall’umanità, ricca di principi attivi, questo delizioso fiorellino, vanta numerose proprietà. La camomilla è dunque, la pianta officinale più presente nelle nostre case: il suo infuso è considerato per antonomasia la bevanda della buonanotte, grazie alla funzione sedativa, ansiolitica e calmante per il sistema nervoso, infatti, riesce a placare l’ansia e conciliare il sonno.
Se assunta in eccesso però, potrebbe determinare l’effetto opposto, ovvero insonnia e anche nausea. Infine, può essere un valido aiuto nel favorire la digestione, nel regolare l’azione intestinale grazie anche al suo effetto calmante e, a livello della muscolatura liscia intestinale portando sollievo nel caso di disturbi gastrici e intestinali. La camomilla è generalmente consumata mettendo in infusione i fiori essiccati, ma può anche essere assunta anche sotto forma di compresse o capsule, solitamente in combinazione con altre erbe come la passiflora, l’aloe o la valeriana o con analgesici o antistaminici leggeri.

Tra i componenti fondamentali che sembrerebbero svolgere un’azione benefica, troviamo flavonoidi, cumarine e acidi fenolici che possiedono proprietà sedative e antiossidanti contro i radicali liberi, ma sono presenti anche terpeni e azuleni, (costituenti lipofili) che svolgono un effetto lenitivo e antinfiammatorio e trovano impiego soprattutto come oli essenziali per la cura di dolori articolari e muscolari. Estratti, oli e infusi a base di camomilla sono utilizzati per le tante qualità e benefici: possono essere inalati, usati per i massaggi, aggiunti a lozioni, usati in aromaterapia e impiegati in lozioni per la pelle, creme, saponi e cosmetici.
Per sfruttare al massimo l’effetto calmante e rilassante della camomilla, il modo migliore è preparare una tisana, facendo bollire una tazza di acqua con 10 grammi di capolini essiccati e sfusi per massimo due minuti, e sorseggiarla finché è ancora calda. Per un effetto antibatterico più efficace, invece, il tempo di infusione della camomilla deve essere superiore a 4 minuti, proprio per favorire il rilascio di camazulene.
Fatta eccezione per i casi di allergia, l’utilizzo della camomilla nella forma di infuso o di tisana è considerato sicuro. L’unico effetto collaterale che occorre segnalare riguarda i casi di insonnia. Sembra paradossale ma è bene sapere che la camomilla risulta efficace nel conciliare il sonno, quando questo è disturbato da tensione e contratture muscolari; il camazulene, però, ha anche un effetto eccitante sul sistema nervoso centrale e in alcuni casi potrebbe anche causare insonnia.
