Sei arresti per due diversi omicidi. Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito due misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Le misure riguardano due diversi omicidi aggravati dal metodo mafioso.
Risolto l’omicidio di Giulio Giaccio, l’operaio di 26 anni che, nel luglio del 2000, venne ucciso per errore. Il suo corpo venne poi sciolto nell’acido. Già detenuti ci sono Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, reo confessi, e Roberto Perrone, collaboratore di giustizia, in attesa della sentenza di primo grado. Nella prima mattinata di oggi sono finiti in carcere altri tre indagati: si tratta di Raffaele D’Alterio, Salvatore Simioli e Salvatore De Cristoforo, tutti ritenuti, come i tre precedenti indagati, nell’orbita del clan Polverino. La vittima, Giaccio, che non aveva mai avuto nulla a che fare con la camorra, venne scambiato per un giovane che aveva importunato la sorella di un affiliato: per ucciderlo i criminali si finsero poliziotti e lo sequestrarono.