Sono moltissime le tradizioni e le curiosità che fanno della nostra terra una delle regioni più attraenti d’Italia. Nell’immaginario collettivo nazionale, il suo fascino va dalle ricchezze storiche e artistiche, alle bellezze naturalistiche, alla buona tavola. Questa è in fondo la Campania. Famosa in tutto il mondo per la dolcezza del suo clima e per il suo sole, la Campania offre ai turisti tante ricchezze e delizie.
I borghi
Albori, nella provincia di Salerno, è un piccolo borgo costellato di case dai colori vivaci perché un tempo potessero essere riconosciute dai naviganti quando ritornavano dopo lunghi periodi di navigazione. Sempre in provincia di Salerno, troviamo anche Atrani, paesello medievale costruito sulla roccia a strapiombo sul mare. Situato nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, si erge il borgo di Castellabate che per la sua bellezza e per la sua unicità è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Nel parco nazionale del Matese con una vista mozzafiato sulla vallata, sorge Cusano Mutri con il suo straordinario castello. Infine, troviamo Furore, un antico borgo di pescatori, con le sue sculture, i suoi murales e la sua spiaggia da sogno.

Situato nell’Appennino Campano a cavallo tra il Torrente Osento ed il Fiume Ofanto, troviamo Monteverde. Ed ancora, Nusco, è il cosiddetto “Balcone dell’Irpinia” in quanto regala scorci unici al mondo con i suoi portali in pietra, stemmi nobiliari, balconi in ferro battuto, archi, volte, piazzette, gradinate e vicoli rivestiti di ciottoli. Conosciuto come “La Perla del Sannio”, il paesino medievale di Sant’Agata dei Goti è adagiato su una rocca tufacea alle falde del Monte Taburno in provincia di Benevento. Ed ancora, Zungoli è in assoluto il borgo più bello d’Italia arroccato sul Monte Molara, famosissimo per la produzione del celebre caciocavallo podolico.

Le spiagge
Marina di Conca, un gioiello naturale baia incastonato tra le rocce, dichiarata nel 1997dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità; i Bagni della Regina Giovanna con le sue acque color smeraldo e Monte di Luna a Marina di Camerota con le sue acque azzurro intenso. Da non dimenticare, la spiaggia segreta di Gavitella, tra le baie più affascinanti della Costiera Amalfitana ed ancora, di rara bellezza il Fiordo di Furore. La spiaggia di Cetara, ai piedi del monte Falerio, l’isolotto di San Martino nel comune di Monte di Procida e per finire la Cava Grado ad Ischia.

Tradizioni e folklore
A Napoli, il 19 settembre la città attende il miracolo di S. Gennaro. Famosissimo è il Presepe di Napoli, il presepe napoletano è una delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite che si è mantenuta inalterata per secoli. Il primo presepio a Napoli viene citato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025.Ad Avellino, degni di menzione sono il Palio delle Botte ad agosto e la Zeza di Capriglia, quest’ultima è un evento folkloristico che si svolge in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale. A Salerno il 17 gennaio, si svolge la Notte del Fuoco, in contemporanea con la festa di Sant’Antonio Abate, patrono del fuoco e dei ceramisti. Nella zona di Benevento invece, fate attenzione alle streghe; molto sentite in città sono anche le tradizioni legate al Natale. Infine dal 1996, nell’occasione dei festeggiamenti in Onore di Maria SS. Addolorata, patrona della Comunità Parrocchiale, si ripete nella terza domenica di settembre, nella frazione di Casatori in S. Valentino Torio, l’Infiorata. Qua si realizzano ‘tappeti’ floreali che, ispirati a vari temi religiosi o a dipinti e sculture famose, celebrano il Mistero della Vergine Maria e del Cristo suo Figlio.
Curiosità
Caro alla tradizione folcloristica è il Tric-ballac, Triaccabalacca o Trick Ballack, strumento a percussione che è solito accompagnare le celebrazioni carnevalesche e folcloristiche come la Tamurriata e la tarantella napoletana. Impossibile non averne uno in casa, stiamo parlando del famoso cornetto napoletano è uno degli amuleti più antichi nonché uno degli emblemi della tradizione artigianale partenopea che, al fine di svolgere il suo compito, deve però essere rosso e fatto a mano in modo che colui che lo modella gli possa infondere energie positive con le proprie mani.

Piatti tipici
La pizza napoletana, oggi patrimonio Unesco, è la regina incontrastata di questa terra. Poi c’è il calzone fritto, con ricotta, salame, sugo di pomodoro, mozzarella e ciccioli. Oltre agli spaghetti, che contendono la primogenitura alla Cina, sull’origine campana delle Zite, non vi sono dubbi: si tratta di un particolare tipo di pasta, che solitamente viene cotto al forno con farcitura di carne trita di maiale, strutto, caciocavallo, salame o salsiccia, spezie e uova. Il Sartù,piatto che però ormai soltanto in pochi sanno cucinare: è un timballo di riso imbottito con polpettine, mozzarella, funghi e piselli. Tra i dolci tradizionali della regione Campania c’è indubbiamente la Pastiera napoletana che è composta di pasta frolla con l’aggiunta di ricotta fresca, chicchi di grano bollito nel latte, frutta candita, uova, zucchero e aromi e la sfogliatella che può essere riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la frolla. Infine, è doveroso citare uno dei liquori simbolo: il limoncello, fatto rigorosamente a mano con zucchero, alcool e scorze di limoni verdi che viene servito a fine pasto, ghiacciato.
Questi sono alcuni dei tesori che la Campania sforna e custodisce per il nostro diletto ed il nostro godimento. Una Campania tutta da scoprire fatta non solo di luoghi comuni, un viaggio interessante tra tradizioni, curiosità e buona tavola passando attraverso borghi, castelli medievali e spiagge da sogno.
