Secondo giorno senza nuovi contagi o morti da Covid-19 in Campania. Come ogni giorno l’Unità di crisi regionale della protezione civile ha diramato il bollettino quotidiano sul monitoraggio della diffusione dell’epidemia sul territorio regionale. Così come avvenuto nella giornata di ieri, oggi non si sono registrati nuovi casi di positività al virus del Sars-Cov-2 , su un totale di 1535 test effettuati dalle Asl. Non si registrano, inoltre, altri decessi o altri pazienti guariti dall’infezione nelle ultime ventiquattr’ore. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus in Campania sono risultate positive 4.665 persone su un totale di 277.560 tamponi laringo-faringei eseguiti. Così come per il numero di decessi, fermo a quota 431 ormai già da diversi giorni, non aumenta quindi nemmeno il numero totale dei guariti, attestatosi da ieri a 4.071 unità, di questi 4.067 sono totalmente guariti, mentre altri quattro pazienti sono “clinicamente” guariti, cioè non manifestano i sintomi dell’infezione ma, classificati temporaneamente come asintomatici, sono in attesa del doppio tampone che ne attesti la guarigione completa.

Nel frattempo, in Italia sono ben dieci i focolai scoppiati negli ultimi giorni. Oltre a quello più eclatante di Mondragone, dove sembra essere tornata la calma dopo gli scontri e le violenze tra la comunità bulgara e i cittadini mondragonesi, a dimostrazione dei grossi disagi sociali che da anni persistono nell’area, e ai focolai di Bologna, che hanno interessato uno stabilimento dell’azienda di spedizioni Bartolini nel quale numerosi lavoratori sono risultati positivi al virus e un centro di accoglienza, da nord a sud del Paese sono diverse le situazioni ad alto rischio di contagio che hanno allarmato le autorità sanitarie. Focolai di Coronavirus, infatti, sono scoppiati in questi giorni a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, a Bolzano, a Como, nelle province di Prato e Pistoia, in una casa di riposo ad Alessandria, in provincia di Reggio Emilia, a Porto Empedocle, in Sicilia, dove si sono sviluppati casi di positività a bordo della nave Sea Watch mentre trasportava i migranti in mare, e a Roma, all’interno di un istituto religioso. In particolare, nella Capitale è il terzo focolaio scoppiato, dopo quelli che hanno interessato il quartiere della Garbatella e l’ospedale San Raffaele. Lazio e Lombardia restano, così, le regioni italiane con l’indice di contagio più elevato.
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