L’allarme è scattato verso le 21 di ieri sera, martedì 22 agosto, quando è giunta al numero d’emergenza 112 una segnalazione riguardante una persona a terra in via Giadini a Capua, nei pressi dell’argine del fiume Volturno.
Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione e del nucleo radiomobile di Capua, i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118. La vittima, priva di vita, giaceva con il volto rivolto a terra e presentava segni di lividi ed escoriazioni al volto e a un braccio. Successivamente identificato, si tratta di Igor Sopkovych, operaio ucraino di 47 anni, residente e sposato a Capua. Da un primo esame preliminare, gli operatori sanitari non hanno potuto stabilire con certezza la causa del decesso. Di conseguenza, è stata disposta un’autopsia sulla salma del 47enne. Il corpo è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per l’autopsia.
Per le gli investigatori non è ancora chiaro se l’uomo sia stato ucciso oppure sia rimasto vittima di una disgrazia. Un’ipotesi è che il 47enne, in passato afflitto da problemi legati all’alcolismo, possa essere caduto accidentalmente, battendo la testa sull’asfalto e perdendo la vita. Nelle vicinanze del cadavere c’era una bottiglia. Tuttavia, non si esclude che possa essere stato oggetto di un’aggressione. Attualmente, le indagini procedono su tutti i fronti, alla ricerca di elementi che possano gettare luce su questa misteriosa vicenda.