Carta acquisti, parliamo di un sostegno da utilizzare esclusivamente per comprare beni alimentari e di prima necessità, con l’esclusione di qualsiasi bevanda alcolica. Lo scorso 12 maggio il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottoscritto il decreto attuativo che consentirà ai cittadini aventi diritto di beneficiare della Carta acquisti spesa. L’importo esatto della card, si legge nel decreto n.110/2023, è di 382,5 euro per nucleo familiare

I requisiti per avere la card sono diversi, compreso il fatto di non ricevere già il reddito di cittadinanza o praticamente qualsiasi altro tipo di sostegno economico da parte dello Stato.
I beneficiari del contributo sono i nuclei familiari con questi requisiti:
- iscrizione di tutti i componenti all’Anagrafe della popolazione residente
- titolarità di una certificazione Isee ordinario con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.
Sono escluse dalla misura le famiglie che alla data di entrata in vigore del presente decreto includano titolari di:
- Reddito di cittadinanza
- Reddito di inclusione e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
- Nuova assicurazione sociale per l’impiego – Naspi e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – Dis-Coll
- Indennità di mobilità
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito
- Cassa integrazione guadagni-CIG;
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Il sistema di distribuzione delle carte spesa, leggendo il decreto, dovrebbe funzionare così: i comuni ricevono dall’Inps l’elenco dei beneficiari dell’aiuto, nei limiti delle carte a loro assegnate, individuati tra i residenti nel loro territorio. C’è una lista di caratteristiche prioritarie. Vengono prima i nuclei familiari di almeno tre persone con un under 14, poi i nuclei familiari di almeno tre persone con un under 18, poi i nuclei familiari di almeno tre persone. Tutto questo privilegiando i nuclei a Isee più basso. L’Inps ha tempo fino al 12 giugno per fornire gli elenchi ai comuni. Poi le amministrazioni locali faranno le loro verifiche e stabiliranno chi ha diritto a ricevere la carta spesa in base alla graduatoria e al numero aiuti a disposizione.
L’aiuto viene erogato attraverso delle carte prepagate di Poste Italiane, delle Postepay in sostanza. Per ritirarle, chi ne avrà diritto, potrà andare direttamente all’Ufficio Postale. In totale le carte saranno 1,3 milioni, distribuite in tutta Italia a seconda di alcuni criteri nei vari comuni (popolazione e reddito). Le carte – inoltre – saranno nominative e rese disponibili dal mese di luglio 2023. Il primo pagamento va effettuato entro il 15 settembre 2023, altrimenti il beneficio decade automaticamente. Gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica. La differenza è che le spese, anziché essere addebitate al titolare della Carta, sono saldate direttamente dallo Stato.
Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. Può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a sconti nei negozi convenzionati.
