Scoppia la polemica nel Casertano per l’ordinanza del sindaco Carlo Marino, che ha disposto la sospensione della didattica in presenza per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per la giornata di oggi 15 febbraio causa maltempo, dando possibilità di ricorrere alla Didattica a distanza. Il provvedimento, adottato per via della nevicata abbattutasi ieri su Caserta e l’hinterland, è stato poi ripreso testualmente dai sindaci di Casagiove, Castel Morrone, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Campagnano e Ruviano, i quali hanno dunque disposto anche loro la sospensione della didattica in presenza.
Da qui la protesta sollevata dai sindacati che, nelle persone di Ricciardi (FLC Cgil), Brancaccio (Cisl Scuola), Di Zazzo (Uil Scuola Rua), Gresini (Snals Confsal) e Oliva (Gilda), hanno diramato un comunicato ufficiale in merito alla questione. La nota invita il sindaco a rettificare l’ordinanza, in quanto si sarebbe attribuito funzioni non di sua competenza. La norma, spiegano i sindacati, prevede infatti che la Didattica a distanza o la Didattica digitale integrata, siano attivabili nel solo caso di emergenza epidemiologica in relazione al Covid-19 e restano escluse altre ipotesi (per esempio le avverse condizioni meteorologiche) che portano alla chiusura, in via precauzionale, degli istituti scolastici. I Dirigenti scolastici non possono pertanto disporre la Dad o la Ddi in contesti diversi da quelli della pandemia e tantomeno lo possono i sindaci. Quasi tutte le scuole, infatti, oggi non hanno attivato la Dad e sono rimaste completamente chiuse per oggi, rinviando il ritorno in classe a mercoledì (dopo martedì grasso).

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