Continua senza sosta l’attività di prevenzione e repressione di attività illegali, soprattutto quelle legate alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A Cellole, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, hanno denunciato in stato di libertà un uomo del posto, incensurato, per coltivazione illegale di sostanze stupefacenti e porto senza giustificato motivo di armi o oggetti atti a offendere. L’operazione, scattata nel pomeriggio di martedì 18 agosto, è il risultato di una serie di indagini svolte dagli agenti che, nei giorni scorsi, avevano acquisito delle informazioni circa una possibile coltivazione di piante di cannabis indica nella zona, in un terreno adiacente alla tratta ferroviaria Napoli/Roma. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno quindi bloccato in flagranza di reato, S. M., 49 anni, mentre era intento a tagliare una pianta con un macete. In seguito, sono state sequestrate sei piante, non ancora pronte alla raccolta, ma che, dopo poche settimane, sarebbero state utilizzate per il confezionamento di diverse centinaia di dosi di stupefacente.
Solo pochi giorni fa, in provincia di Avellino, un padre sessantenne e la figlia trentenne erano stati denunciati dai carabinieri ad Aquilonia. I militari della stazione forestale di Lacedonia, insieme ai colleghi delle stazioni di Monteverde e Aquilonia, in seguito ad una perquisizione domiciliare all’interno di un terreno nelle vicinanze dell’abitazione dei due, avevano rinvenuto delle aree terrazzate dove venivano coltivate ben duecentosei piante di cannabis di diverse altezze (dagli ottanta centimetri ai due metri). I carabinieri avevano quindi posto sotto sequestro quella che era a tutti gli effetti una vera e propria serra, insieme a strumenti quali il sistema di irrigazione e varie confezioni di antiparassitari e fertilizzanti. Con le diverse prove raccolte, i militari dell’Arma, avevano deferito in stato di libertà il padre e la figlia.
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