L’Istituto superiore di Sanità ha da poco inviato una comunicazione ufficiale che conferma i tre casi di positività al Coronavirus in Campania. Lo ha reso noto la direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, la quale ha ribadito che, nel corso della giornata di ieri, sono stati effettuati i tamponi sui tre pazienti sospetti, che hanno dato esito negativo. I tre casi si sono verificati nel Casertano, nel Salernitano e a Napoli.
Si tratta della studentessa 24enne di Ruviano, in provincia di Caserta, che si è rivelato il primo caso accertato in regione, della giovane di 26 anni, di origini ucraine, proveniente da Montano Antilia, nel Cilento, ma residente a Cremona, che si è recata al pronto soccorso di Vallo della Lucania con febbre (era rientrata dal nord, dove sono attivi focolai di Coronavirus) e di un 50enne di Napoli: anche lui era rientrato dalla Lombardia.
Al momento, comunque, non esiste alcun focolaio da Coronavirus in Campania, in quanto le tre persone risultate positive al test, seppure residenti in Campania, provenivano dalle regioni del nord Italia interessate dalla diffusione del virus. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha, invece, comunicato che un tampone esaminato oggi, relativo a una persona della provincia di Benevento (un giovane militare di 22 anni di Guardia Sanframondi, che è stato in contatto con la paziente risultata positiva al Coronavirus nel territorio di Caserta e già in quarantena volontaria da giovedì scorso) ha avuto esito positivo.
Si attendono, anche in questo caso, le analisi dell’Istituto superiore di Sanità. Tutte le procedure previste dai protocolli ministeriali sono state già avviate. La Protezione Civile, riunita con la propria task force, ha comunicato che tutti gli altri tamponi eseguiti in laboratorio fino alle ore 15 presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno di Napoli, sono risultati negativi.
L’Istituto superiore di Sanità, è un ente di diritto pubblico che, in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale in Italia, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica. L’Istituto è posto sotto la vigilanza del Ministero della Salute.
I compiti dell’Iss sono i seguenti: svolgimento di attività di ricerca ai fini della tutela della salute pubblica; esecuzione di controlli analitici; realizzazione di accertamenti e indagini di natura igienico-sanitaria; organizzazione di corsi di specializzazione e aggiornamento degli operatori sanitari laureati; mantenimento dell’inventario nazionale delle sostanze chimiche ai fini della prevenzione dall’intossicazione ambientale.
In particolare, le attività di ricerca dell’Iss si rivolgono ad aspetti cruciali della politica della salute in Italia: lotta all’Aids e alle principali malattie infettive, ricerche sul cancro, sicurezza ambientale e alimentare. Più recente l’apertura di settori di ricerca riferiti alla biologia cellulare e alle neuroscienze. L’Iss rappresenta la principale rete epidemiologica italiana, ed effettua il monitoraggio anche delle malattie infettive emergenti.
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