La proposta dell’Italia è stata accettata dal Consiglio europeo. Dopo averlo anticipato con una nota sulla sua pagina ufficiale, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato, con un breve discorso trasmesso in diretta Facebook e ripreso dai Tg, l’accordo fra i 27 Paesi che fanno parte dell’Unione europea per l’introduzione del Recovery fund “uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico”.
Nel suo intervento, il premier ha spiegato brevemente che il Recovery fund è “un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia, ma non solo l’Italia. È passato anche il principio che è uno strumento urgente e assolutamente necessario. L’Italia è stata in prima fila a chiederlo e, devo dire la verità, – ha proseguito Conte – la nostra iniziativa, con la lettera firmata dagli altri 8 Paesi, è stata molto importante, perché uno strumento del genere era assolutamente impensabile fino ad ora. È un nuovo strumento che si aggiungerà a quelli già varati e renderà la risposta europea molto più solida, coordinata ed efficace”.
Ma cos’è, in effetti, il Recovery fund? È un fondo attraverso cui i Paesi dell’Unione europea possono emettere i Recovery bond, ossia obbligazioni da vendere ai risparmiatori, ed è garantito dal bilancio della Ue. I Recovery bond, detti anche Ursula bond dal nome della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, equivalgono ai nostri titoli di Stato. Quando lo Stato italiano ha bisogno di soldi emette titoli come Bot e Cct acquistabili dai risparmiatori. In questo modo lo Stato ha liquidità e soldi da spendere, mentre chi ha comprato le obbligazioni, alla scadenza, ottiene il capitale investito più gli interessi. Ad emettere i Recovery bond non sarà l’Italia, ma l’intera Ue, tramite il Recovery fund.
Il traguardo raggiunto dai 27 Paesi dell’Unione europea è stato, quindi, salutato con soddisfazione da Giuseppe Conte, che lo ha definito “storico”, tanto da interrompere i Tg con un suo intervento di circa due minuti e mezzo. “La Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti da questa emergenza sanitaria di proteggere il proprio tessuto socio-economico”, ha concluso il presidente del Consiglio.