Blitz a Napoli. Controlli a tappeto dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità (Nas) dei carabinieri e del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1 Centro, in dodici ristoranti “all you can eat” nel quartiere Vomero in vista di Capodanno dove sono stati sequestrati centinaia di chilogrammi di alimenti, in particolare pesce, mal conservati.
Una operazione interforze, con un dispiegamento di uomini e donne imponente, per effettuare ispezioni nelle attività commerciali dopo la morte di Luca Piscopo, il 15enne di Soccavo, periferia ovest di Napoli, deceduto lo scorso 2 dicembre in seguito a una intossicazione alimentare a dieci giorni di distanza dall’aver mangiato a pranzo sushi in un ristorante del Vomero gestito da persone di nazionalità cinese (attività poi sottoposta a sequestro dalla Procura di Napoli per “Commercio di sostanze alimentari nocive”).
Diverse le irregolarità rilevate dai carabinieri dei Nas e dal personale dell’Asl partenopea: dalla pulizia e l’igiene al tracciamento dei prodotti, fino alla relativa conservazione. Riscontrato scarsa igiene anche nei locali dove il personale indossa le divise da lavoro. Uno dei ristoranti è stato chiuso a causa delle gravi carenze igienico sanitarie riscontrate mentre gli altri sono stati sanzionati in quanto trovati in possesso di parecchi chilogrammi di carne e pesce privi di tracciabilità. In un ristorante è stata posta sotto sequestro l’intera filiera del confezionamento del sushi in quanto la produzione andava avanti malgrado l’abbattitore fosse fuori uso.
I militari – una quindicina in tutto, coordinati dal tenente colonnello Alessandro Cisternino e affiancanti da personale dell’Asl – hanno prelevato dei campioni degli alimenti che saranno sottoposti ad analisi.