Chiede e promette misure drastiche e rapide per arginare l’avanzata del Coronavirus Vincenzo De Luca. Rivolgendosi al Governo, il presidente della Campania ha chiesto di optare nel più breve tempo possibile per un nuovo lockdown, annunciando che in ogni caso la sua Regione prenderà a stretto giro provvedimenti in tal senso. Nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, De Luca ha parlato di una situazione ai limiti del collasso, annunciando che nel corso della giornata odierna sul territorio regionale sono stati registrati 2.280 positivi al Coronavirus su 15.801 tamponi, un dato allarmante che rappresenta l’ennesimo record di casi riscontrati nell’arco di ventiquattr’ore. “Oggi siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci per far fronte a una situazione che è diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia. per questo io ritengo che non ci sia più un’ora di tempo da perdere e perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati del contagio con cui dobbiamo fare i conti. dobbiamo decidere oggi, perché non abbiamo più tempo da perdere“.
Il presidente ha detto che, dinanzi a una situazione così grave, l’unica opzione sia quella di ricorrere alle misure contro il Coronavirus già messe in campo durante la prima ondata: “Io credo che dobbiamo chiudere tutto tranne le attività industriali, agricole, dell’edilizia e della filiera agroalimentare, le cose che abbiamo già conosciuto a marzo, febbraio e aprile. Credo che dobbiamo sospendere la mobilità interregionale e fra Comuni, come abbiamo fatto a marzo, né più né meno, tentando di difendere le attività produttive per quanto possibile. Perché dobbiamo intervenire oggi? Perché oggi siamo ancora in tempo, oggi abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia, ma siamo a un passo da essa“, ha continuato De Luca, che ha affermato di non volersi trovare nella situazione sperimentata in altre parti d’Italia in primavera: “Detto in maniera brutalmente chiara: io non voglio trovarmi di fronte qui da noi ai camion militari che portano centinaia di bare. Non siamo garantiti da nessuno che questo non avvenga se non dalla nostra responsabilità, dalla correttezza dei nostri comportamenti e dalle decisioni che prendiamo da subito”. Il presidente ha concluso dicendo che oggi l’unica discussione vera da fare riguarda le misure socio-economiche da mettere in campo per far fronte ai disagi che una nuova chiusura generalizzata comporterebbe: tra gli argomenti da affrontare entro due settimane in seno alla Conferenza Stato-Regioni, ci sono sicuramente il blocco dei fitti, la cassa integrazione, una sospensione del pagamento di contributi, dell’iva e delle utenze.

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