A fare un’analisi della situazione è un’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it che, fotografa al meglio l’evoluzione del settore bancario nel corso degli ultimi 12 mesi mettendo a confronto i dati di febbraio 2022 con quelli di gennaio 2023.
Dunque, l’inflazione non risparmia nessuno e anche per il conto corrente si registra un aumento dei costi nel 2023. Il quadro che emerge è chiaro: sui risparmiatori grava un aumento generalizzato dei costi che, complessivamente, raggiunge un +7 percento all’anno, con un picco del +26 percento per chi sceglie di affidarsi ad un conto corrente online il quale, fino allo scorso anno, rappresentava l’opzione più economica rispetto ai conti tradizionali.

Tra le cause principali dell’aumento, oltre all’inflazione, si registra un incremento del canone annuo pari a +5% per le banche tradizionale e d+8% per le banche online. Salgono anche i costi per le commissioni applicate alle operazioni allo sportello. Le filiali sparse sul territorio, infatti, rappresentano un costo sempre più rilevante per gli istituti bancari che sono costretti ad incrementare le commissioni per rendere sostenibile il servizio di assistenza “diretta” alla propria clientela.
Rispetto allo scorso anno, infatti, si registrano rincari per i movimenti, per il prelievo, per i versamenti ed anche per i bonifici allo sportello. Aumenti anche per il costo singolo degli assegni. In generale, quindi, effettuare operazioni allo sportello, anche per i correntisti che hanno scelto una banca che opera prevalentemente online, comporta una spesa maggiore rispetto al 2022.

Stabili invece i costi delle carte di pagamento mentre aumentano le commissioni sul prelievo per le banche tradizionali e calano invece quelle per le banche online. Nonostante il conto corrente online continua ad essere la scelta giusta per risparmiare nella gestione del denaro, rispetto allo scorso anno bisogna considerare un aumento medio della spesa annua del +20 percento, con un esborso complessivo di 634 euro (+9 euro rispetto alle rilevazioni del 2022). Per quanto riguarda i conti tradizionali, invece, l’aumento maggiore dei costi si registra in caso di utilizzo online. Scegliere un conto tradizionale e affidarsi esclusivamente ai servizi di Home Banking, infatti, comporta una spesa media del +5 percento con valore complessivo di 116 euro. Si tratta, in ogni caso, della modalità di utilizzo più economica in quanto un uso misto comporta una spesa di 152 euro (+7 percento) e un utilizzo “No Internet” prevede una spesa di 193 euro all’anno (+5 percento).
