Il focolaio da Coronavirus scoppiato qualche tempo fa nel carcere di Carinola, nel Casertano, provoca una seconda vittima. Dopo la scomparsa di un agente, avvenuta l’8 febbraio scorso, stavolta è un ispettore di 50 anni a perdere la vita, per le complicanze dovute al Covid-19. A diffondere la notizia, con una nota congiunta, sono stati i sindacati di polizia penitenziaria Sinappe, Uil Pa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil. A causa delle defezioni dovute al virus, che ha provocato il contagio di circa una trentina di agenti, l’istituto di pena Casertano aveva ricevuto, nei giorni scorsi, alcuni rinforzi, per ovviare alla mancanza di personale.

Peggiora ulteriormente, quindi, la situazione nel carcere di Carinola, la cui gravità “era già stata denunciata alle autorità competenti“, si legge nella nota. Sindacati che, nello stringersi al dolore della famiglia del collega, ribadiscono lo stato di agitazione e minacciano di mettere in atto ulteriori proteste. Gli enti di rappresentanza della polizia penitenziaria, come riporta l’Ansa, si sono poi rivolti direttamente al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, chiedendo di approntare il più velocemente possibile un piano di vaccinazioni al fine di garantire la sicurezza non solo degli agenti, che per adempiere al loro dovere mettono a rischio la propria incolumità, ma anche dell’intera struttura, così come già fatto in altre regioni d’Italia.
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